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L'ex vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence, ha pubblicamente espresso il suo sostegno a Donald Trump dopo il attacco a un narcoscattere nelle acque dei Caraibi, sottolineando che la nazione deve mantenere una posizione ferma nei confronti dei cartelli della droga e del regime di Nicolás Maduro.
“Movimento forte, presidente @realDonaldTrump. Dopo anni di debolezza da parte dell'Amministrazione Biden, grazie per portare la lotta ai cartelli della droga. Gli Stati Uniti devono rimanere fermi contro il dittatore Maduro fino a quando tutti i prigionieri politici non saranno liberati e il popolo del Venezuela possa assistere a una rinascita della libertà”, ha scritto Pence su X.
Critica a Biden e sostegno alla linea dura di Trump
Pence ha sfruttato il suo messaggio per mettere in contrasto quella che ha chiamato la “debolezza” dell'amministrazione di Joe Biden con la politica di “linea dura” promossa da Trump in materia di sicurezza nazionale e narcotraffico. Secondo l'ex vicepresidente, le recenti azioni dimostrano determinazione e inviano un messaggio chiaro a coloro che sfidano la legge nella regione.
Venezuela come priorità strategica
L'ex vicepresidente ha sottolineato che la pressione contro il regime di Nicolás Maduro deve continuare fino a ottenere la liberazione di tutti i prigionieri politici e il ripristino delle libertà fondamentali in Venezuela.
La sua dichiarazione si aggiunge alla posizione repubblicana che considera Caracas non solo come un problema politico, ma anche come un attore legato al crimine organizzato e al narcotraffico internazionale.
Golpe a Maduro
Il 2 settembre scorso, Trump ha confermato che l'attacco militare nelle acque internazionali contro il Tren de Aragua ha provocato 11 morti. L'operazione ha mirato a narcoterroristi legati al regime di Maduro.
Il mandatario ha precisato che l'azione è stata eseguita dalle Forze Armate sotto il suo ordine diretto contro membri del Tren de Aragua, un'organizzazione designata come terrorista da Washington e ritenuta operare sotto il controllo di Nicolás Maduro.
Domande frequenti sull'attacco alla narcolancha collegata al Venezuela
Cosa è successo con la narcolancha collegata al Venezuela?
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha confermato che un attacco militare nei Caraibi ha distrutto un'imbarcazione carica di droga proveniente dal Venezuela, con un bilancio di 11 membri del Tren de Aragua morti, un'organizzazione designata come terrorista da Washington. L'attacco è stato parte della strategia di "zero tolleranza" contro il narcotraffico ed è stato eseguito dalle Forze Armate statunitensi.
Perché Mike Pence sostiene Donald Trump in questo contesto?
Mike Pence, exvicepresidente degli Stati Uniti, ha espresso il suo sostegno a Donald Trump dopo l'attacco alla narcolancha, sottolineando che gli Stati Uniti devono mantenere una postura ferma contro il regime di Nicolás Maduro e i cartelli della droga. Pence ha criticato la "debolezza" dell'amministrazione di Joe Biden e ha elogiato la politica di "mano dura" di Trump in materia di sicurezza nazionale e narcotraffico.
Cos'è il Tren de Aragua e perché è rilevante in questo caso?
Il Tren de Aragua è un'organizzazione criminale designata come terroristica dagli Stati Uniti, legata al regime di Nicolás Maduro e accusata di narcotraffico, omicidi e altri atti delittuosi. L'operazione militare statunitense che ha distrutto la narcolancha mirava a neutralizzare i membri di questa organizzazione che operavano nelle acque dei Caraibi.
Come ha reagito il governo venezuelano all'attacco nei Caraibi?
Il governo del Venezuela, guidato da Nicolás Maduro, ha negato qualsiasi legame con la narcolancha e ha accusato gli Stati Uniti di aver falsificato il video dell'attacco utilizzando intelligenza artificiale. Caracas ha definito l'atto come un'"aggressione sottotraccia" e un tentativo di giustificare azioni militari contro il Venezuela.
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