Omaggio a Fidel Castro sulla spiaggia El Berraco: Così i giovani comunisti di Santiago di Cuba onorano il suo legato

Visto quanto accaduto, non sorprende che domani tolgano Meyvis Estévez dalla guida dei berracos della Juventud... e al suo posto mettano il berraco di Sandro Castro.

Giovani comunisti di Santiago di Cuba rendono omaggio a FidelFoto © Facebook / UJC Santiago di Cuba

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In un regime in cui scarseggiano sempre più neuroni tra i suoi dirigenti, la propaganda ufficiale trova sempre nuovi modi per affondare nell'assurdo e nell'irrilevanza, arrivando a estremi come quello dell'Unione dei Giovani Comunisti (UJC) di Santiago di Cuba, che il 13 agosto ha deciso che il modo migliore per rendere omaggio all'"eredità" del dittatore Fidel Castro fosse fare un tuffo alla spiaggia El Berraco.

La nota pubblicata su Facebook dalla stessa organizzazione, assicura con soddisfazione che 300 giovani del Campo Estivo hanno goduto di “un rinfrescante bagno” in una delle spiagge più apprezzate della provincia.

Cattura di schermo Facebook / UJC Santiago di Cuba

“Con questo tipo di attività, il campo cerca di offrire alternative sane di ricreazione alle nuove generazioni, mentre rende omaggio all'eredità del Comandante in Capo Fidel Castro”, ha affermato la UJC nella sua pubblicazione. Davvero?

Lo que sta succedendo a Cuba non può più essere decifrato nemmeno da Alan Turing. Né matematici né aruspici, né algoritmi né trippe di cane; il "chimico" sta per diventare la chiave per spiegare ciò che passa per la testa degli ideologi, comunicatori e propagandisti della cosiddetta "rivoluzione".

Omaggio a Fidel Castro sulla spiaggia El Berraco? Per meno di questo, l'omaggiato ti mandava a tagliare canna per il resto della tua vita, ti immergeva nel formolo e finivi per far parte della sua collezione di folli e fenomeni che si credevano originali, e che terminarono contorti a Villa Marista, dove i truccatori del MININT ti lasciavano con il volto estasiato che soddisfaceva il malvivente Don Berraco in Capo.

Forse a Santiago non si parla più il cubano di sempre, forse le nuove generazioni usano un altro termine per descrivere un tipo goffo, inutile, presuntuoso e pieno di ego. Insomma, un imbecille, uno di quelli che vanno in giro a fare bravate, rivoluzioni energetiche, raccolte di 10 milioni, cordoni de La Habana e provocando la Crisi dei Missili.

Che la gioventù comunista decida di onorare Fidel facendosi il bagno nell'El Berraco è, quindi, una metafora così precisa che nemmeno il miglior sceneggiatore di satira potrebbe inventarla. Il berraco come luogo e come simbolo: un maschio gonfio di ego, orgoglioso di sé stesso anche se puzza (come un verraco, dal latino verres, maiale maschio) e il cui unico contributo alla specie è stato generare disgrazie.

La UJC lo ha presentato come “una giornata di svago” che offre “alternative sane di ricreazione” alle nuove generazioni, omettendo che per la maggior parte dei giovani cubani, le vere alternative consistono nell'emigrare o nel sopravvivere nel quotidiano rimanendo a galla, non nel cantare slogan tra un'onda e l'altra.

Ma eccoli lì, sorridenti, mentre seguono l'agenda della "continuità", mentre il paese affonda nella miseria e il blackout minaccia di oscurare fino all'ultimo angolo dell'isola. Tutto in nome di un'eredità che, paradossalmente, ha lasciato i giovani con meno futuro di un vecchio verraco in una fattoria senza setole.

E così, tra acque cristalline e slogan antiquati, la playa El Berraco entra dalla porta principale dell'immaginario politico cubano: come il palcoscenico ideale per celebrare l'opera di un berraco storico… e di tutti i berracos che seguono il suo esempio.

Visto quanto visto, non c’è da sorprendersi se domani tolgono Meyvis Estévez alla guida dei berracos della Gioventù... e al suo posto mettono il berraco di Sandro Castro.

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Iván León

Laureato in giornalismo. Master in Diplomazia e Relazioni Internazionali presso la Scuola Diplomatica di Madrid. Master in Relazioni Internazionali e Integrazione Europea presso l'UAB.