Giovane con radici cubane vince Mr. Gay Spagna 2025 e invia un messaggio di inclusione e libertà

Eduardo Morales Lobaina, giovane andaluso con radici cubane, conquista il concorso Mr. Gay Spagna 2025 con una commovente campagna per l'educazione inclusiva e la visibilità LGTBI+ nei paesi conservatori.

Eduardo Adrián Morales Lobaina, Mr. Gay España 2025Foto © Instagram/mrgayespana

Video correlati:

Eduardo Adrián Morales Lobaina, un giovane di 24 anni nato a La Línea de la Concepción, nella provincia di Cádiz, ha conquistato il titolo di Mr. Gay España 2025, portando in alto non solo la bandiera dell'Andalusia, ma anche l'orgoglio delle sue radici cubane, ereditate da sua madre.

Su trionfo, oltre al simbolico, è un grido di libertà rivolto a coloro che vivono ancora con la paura di essere se stessi. “Questo trionfo non è solo mio, è di chi non può ancora alzare la voce. Io sono qui per loro, per loro, per tutt*”, ha espresso commosso mentre riceveva il premio durante la gala tenutasi a Madrid.

La storia di Eduardo non è stata facile, secondo la pagina ufficiale dell'evento. È cresciuto in una famiglia monoparentale, insieme a sua madre cubana, che descrive come il suo maggiore esempio di dignità e impegno, e suo fratello minore Toni, un bambino di 11 anni diagnosticato con sindrome di Asperger. La sua infanzia e adolescenza sono state segnate dal bullismo: ha subito molestie per il suo aspetto fisico, la sua origine e il suo orientamento sessuale.

Tuttavia, quelle esperienze non lo hanno spezzato. Al contrario, hanno plasmato un giovane grato, empatico e con una resilienza ferrea. Oggi, Eduardo lavora come commesso in un negozio di abbigliamento e continua a risparmiare per riuscire a indipendersi. Si descrive come socievole, carismatico, sognatore, appassionato di cinema, musica, viaggi e vita notturna.

Captura di Facebook/Mr. Gay España

#OrgoglioNelMioPaese: il messaggio che ha colpito

Durante il concorso, Morales ha difeso la campagna #OrgoglioNelMioPaese, nata dalla sua esperienza personale come giovane LGTBI+ in un contesto conservatore e, molte volte, ostile. La sua proposta punta su un'educazione affettivo-sessuale inclusiva e diversa fin dalla tenera età, come strumento chiave per prevenire il bullismo e costruire spazi sicuri.

“L'odio si combatte con l'istruzione. Non possiamo continuare a ignorare il dolore di tanti giovani che sono etichettati o messi a tacere. Le scuole devono essere rifugi, non campi di battaglia”, ha detto in uno dei momenti più toccanti dell'evento.

Con questa campagna, Eduardo non solo dà visibilità alla sua lotta, ma intende avviare una trasformazione a livello locale, partendo dalla sua comunità a La Línea e estendendo il suo messaggio a molti altri paesi dove la diversità continua a essere vissuta in silenzio.

Archiviato in:

Redazione di CiberCuba

Un team di giornalisti impegnati a informare sull'attualità cubana e temi di interesse globale. Su CiberCuba lavoriamo per offrire notizie veritiere e analisi critiche.