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Una lavoratrice di un hotel di Varadero ha restituito una borsa contenente 30 mila dollari al suo proprietario, un gesto che è stato messo in evidenza dalla stampa ufficiale del regime.
Il diario Trabajadores ha riportato l'accaduto in un articolo in cui si precisa che Yarima Merino, cameriera di Playa Caleta, ha trovato una borsa contenente 30 mila dollari, 400 mila pesos cubani e un "prezioso orologio da polso".
Il ritrovamento è avvenuto quando l'ospite, capo di un progetto a L'Avana, aveva concluso il soggiorno in hotel ed era sul punto di partire.
Merino ha riferito alla stampa che ha chiamato il capo della sicurezza, non ha toccato nulla e quando è arrivato il dirigente hanno aperto la borsa per scoprire quella somma di denaro all'interno.
En il suo racconto ha aggiunto che il proprietario dei beni (il cui nome non ha voluto rivelare), è arrivato nel luogo dove era stato convocato, ha annunciato la somma presente nella borsa e ha proceduto a contarla.
"Non c'è motivo per appropriarsi del dove non ci appartiene. Nemmeno adesso, in mezzo a una situazione economica così tesa. Nessuno dovrebbe tenere ciò che non gli appartiene", ha detto la donna alla stampa ufficiale. "Questo lo trasmetto sempre a mio figlio, ha 13 anni".
In mezzo all'aggravarsi della crisi economica, gesti di bontà come questo sono rari e molto apprezzati.
In luglio dello scorso anno, un giovane residente a Santiago di Cuba trovò una portafoglio con documenti e carte per strada e subito cercò un modo per farlo arrivare al suo proprietario, senza aspettarsi alcuna ricompensa in cambio.
Il protagonista di un gesto così lodevole ha contattato il giornalista indipendente Yosmany Mayeta Labrada, il quale ha condiviso sulla sua bacheca di Facebook la foto di un documento ufficiale in cui appare il nome del signore.
In ottobre, inoltre, una madre ha espresso la sua gratitudine sui social media verso un giovane che, con un gesto altruista e onesto, ha restituito un tablet che suo nipote aveva smarrito alla fermata del vial Colón, a Pinar del Río.
Domande frequenti sui gesti di onestà a Cuba
Cosa ha spinto la lavoratrice di Varadero a restituire la borsa con 30 mila dollari?
La lavoratrice di Varadero, Yarima Merino, ha restituito la borsa con 30 mila dollari perché considera che non ci sia motivo di appropriarsi del bene altrui, anche in mezzo alla crisi economica che affronta Cuba. Ha espresso che insegna sempre questi valori a suo figlio di 13 anni, sottolineando l'importanza dell'onestà nella sua vita quotidiana.
Come ha reagito il governo cubano di fronte a questi gesti di onestà?
Il governo cubano ha utilizzato la stampa ufficiale per mettere in risalto questi atti di onestà, nel tentativo di migliorare l'immagine pubblica dei suoi cittadini e contrastare le critiche sulla gestione del regime. Tuttavia, questi gesti contrastano con le politiche repressive e la difficile situazione economica che sta attraversando il paese.
Perché sono importanti questi atti di onestà nel contesto cubano attuale?
Questi atti di onestà sono importanti perché rappresentano una fessura di speranza e valori umani in mezzo a una grave crisi economica e sociale a Cuba. L'onestà è particolarmente apprezzata in un contesto in cui gli indici di criminalità e insicurezza sono aumentati, e dove molti altri ricorrono ad atti illeciti per sopravvivere.
Quali esempi recenti esistono di gesti simili di onestà a Cuba?
Recenemente, cadetti dell'Istituto Tecnico Militare hanno restituito uno zaino con più di 5 mila euro e 3 mila dollari all'Havana, e un autista di una "gacela" ha restituito un portafoglio smarrito alla sua proprietaria. Questi gesti sono stati ampiamente riconosciuti sui social media e nei mezzi di comunicazione, evidenziando l'esistenza di valori umani nella società cubana nonostante le attuali difficoltà.
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