Una lavoratrice cubana residente negli Stati Uniti ha condiviso sui social media il suo dolore per i recenti licenziamenti di colleghi migranti in un negozio Walmart, dove alcuni dipendenti con status migratorio irregolare hanno perso il lavoro dopo la decisione dell'azienda di fare a meno di coloro che hanno il TPS scaduto.
“Solo le chiedo a Dio che tocchi il cuore di tutte le persone che prendono queste decisioni e che dia la residenza a tutti i migranti, Dio”, ha scritto la giovane cubana visibilmente commossa in un video pubblicato su TikTok.
Tra le lacrime, ha raccontato che, sebbene lei conservi il lavoro grazie alla sua residenza, molti dei suoi colleghi non hanno avuto la stessa sorte: “Grazie a Dio io ho la residenza e non mi hanno licenziata, ma ci sono molti colleghi che sì. È lamentabile quello che sta accadendo.”
La donna ha spiegato che nel suo negozio hanno licenziato sei lavoratori, mentre in altre filiali hanno dato tempo fino al 20 giugno. “La verità è che sono pochi, sono 6, ma è triste, li vedi, ti guardano e devi piangere. Essere trattati in questo modo, devono pagare l'affitto, il cibo”.
“Dio metta la sua mano nel cuore di ogni persona che abbia a che fare con gli indocumentati”, aggiunse con la voce rotta.
Il racconto della cubana è stato condiviso sul suo profilo TikTok @solgianlucas e ha commosso migliaia di utenti sui social media, che sono stati aggiornati sulla difficile situazione migratoria che sta attraversando il paese.
I licenziamenti di massa di lavoratori con TPS scaduto da Walmart hanno generato polemiche in diversi stati del paese, specialmente tra le comunità migranti.
Secondo quanto riportato da CiberCuba, la decisione riguarda i dipendenti la cui autorizzazione temporanea di soggiorno e lavoro non è più valida a seguito della revoca delle politiche precedenti.
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