Una studentessa di Cultura Fisica ha reagito all'aumento delle tariffe dando voce a l'esaustione dei cubani di fronte al perpetuo razionamento di prodotti e servizi.
“Dobbiamo perdere la logica cubana del ‘io ti raziono le cose’ e [noi] dobbiamo sopportarlo. Non può essere, siamo già stanchi del razionamento. E inoltre razionamento che sempre di più sta scomparendo,” ha detto la studentessa dell'Università delle Scienze della Cultura Fisica e dello Sport “Manuel Fajardo”, all'Avana, secondo il video diffuso da San Memero.
“Ora bisogna accettare che puoi caricare solo 360 pesos sul mobile avendo un conto bancario (...) Lavori per il settore statale, hai il tuo conto bancario, hai la tua linea, hai esattamente tutto in regola, e ti limitano. Questo va contro le libertà individuali,” ha aggiunto la giovane.
La studentessa ha inoltre messo in discussione il fatto che ETECSA modifichi le tariffe per le aziende statali e non per gli studenti.
Negli ultimi giorni sono diventati virali video in cui intervengono studenti esasperati che affrontano funzionari incapaci di risolvere le loro richieste, durante le assemblee che lo Stato ha convocato per placare il malcontento.
Un studente di Medicina ha colpito giovedì scorso per la sua eloquenza nel rifiutare le misure.
“Ci stanno limitando l'internet come azienda, come monopolio, perché questa è l'unica compagnia che abbiamo a Cuba. Vorrei che mi spiegassero nuovamente in che modo posso avere saldo se non mi ricaricano dall'estero. Perché posso avere 10.000 pesos di saldo e ricaricare tutti i pacchetti di 360 pesos che voglio, ma... Come ottengo quel saldo?", ha chiesto.
Il blocco accademico a Cuba è iniziato il 4 giugno e si estende alle università di tutto il paese, con epicentro nell'Università dell'Avana. La risposta del governante Miguel Díaz-Canel è stata chiara: non ci sarà retrocessione nell'aumento delle tariffe.
Il movimento studentesco che scuote le università cubane chiede tariffe più giuste e connettività equa. L'ambiente di dialogo, proposte e accordi descritto dai portavoce del regime è in contrasto con i video contestatari che si diffondono viralmente da queste assemblee.
Domande frequenti sul rincaro tariffario di ETECSA e sulla protesta studentesca a Cuba
Perché gli studenti cubani stanno protestando contro ETECSA?
Gli studenti cubani protestano contro ETECSA per l'aumento delle tariffe nei servizi di telecomunicazioni che considerano ingiuste e restrittive. Queste tariffe limitano l'accesso a internet, una risorsa essenziale per la loro educazione e comunicazione. Il movimento studentesco richiede tariffe più giuste e un accesso equo alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, poiché le nuove misure hanno aumentato drasticamente i costi dei servizi di dati mobili, rendendo difficile il rispetto delle loro responsabilità accademiche.
Quali misure ha adottato ETECSA che hanno generato tanto malcontento?
ETECSA ha imposto un limite alle ricariche in moneta nazionale a 360 pesos cubani al mese, costringendo a pagare prezzi elevati per pacchetti aggiuntivi o a ricorrere a piani in dollari. Questo ha generato un forte rifiuto poiché molti cubani non hanno accesso a valute estere né ricevono rimesse, e queste tariffe superano di gran lunga lo stipendio medio sull'isola. Inoltre, l'accesso a internet è diventato un lusso inaccessibile per molti, influenzando la loro vita accademica e professionale.
Qual è stata la risposta del governo cubano di fronte alle proteste studentesche?
Il governo cubano ha mantenuto una posizione inflessibile e ha chiarito che non ci sarà ritorno sul aumento delle tariffe. Miguel Díaz-Canel ha affermato che queste misure sono necessarie per mantenere il servizio e evitare un collasso tecnologico. Nonostante le proteste, il governo insiste nel dire che le decisioni impopolari sono necessarie per il progresso futuro, e ha accusato gli studenti di essere manipolati da una presunta “guerra mediatica” orchestrata dall'estero.
In che modo l'aumento delle tariffe di ETECSA influisce sull'istruzione a Cuba?
Il rincaro delle tariffe di ETECSA influisce gravemente sull'istruzione a Cuba limitando l'accesso a internet, fondamentale per la ricerca e lo studio. Gli studenti dipendono dalla connettività per accedere a fonti bibliografiche, comunicare con i tutor e completare progetti accademici. La restrizione dei dati e l'alto costo dei pacchetti aggiuntivi impattano direttamente sulla loro capacità di soddisfare le responsabilità educative, influenzando negativamente il loro rendimento scolastico e sviluppo professionale.
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