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Il Comitato Olimpico Cubano (COC) ha denunciato lunedì che il governo degli Stati Uniti ha negato i visti al suo presidente, Roberto León Richards, e ad altri dirigenti e atleti, impedendo loro di partecipare a eventi sportivi internazionali organizzati in quella nazione e a Porto Rico.
Secondo il comunicato stampa pubblicato nel quotidiano JIT, il rifiuto ha colpito anche il segretario generale del COC, Ruperto Herrera Tabío, che non ha potuto partecipare alla riunione del Comitato Esecutivo di Panam Sports, tenutasi a Miami dal 13 al 15 maggio, né al Forum di Solidarietà Olimpica a San Juan, Porto Rico, pochi giorni dopo.
Inoltre, la vicepresidente del COC e membro del Comitato Olimpico Internazionale, María Caridad Colón Ruenes, è stata esclusa dalla sessione della Commissione Donna nello Sport di Panam Sports, tenutasi il 5 maggio a Miami, per la stessa ragione.
El COC ha evidenziato che questa situazione non è isolata, poiché a marzo si è negato l'ingresso a 14 rappresentanti cubani al Campionato Mondiale di Atletica Master Indoor a Gainesville, Florida, limitando la partecipazione di Cuba a soli due atleti.
Allo stesso modo, anche la squadra maschile di basket non ha potuto partecipare al torneo di qualificazione per la Fiba AmeriCup Nicaragua 2025 a Porto Rico, causando la sua eliminazione automatica.
Fedele allo stile del regime, il COC ha denunciato che questa politica risponde a una strategia politicizzata e discriminatoria del governo statunitense, che influisce non solo sullo sport, ma anche sullo spirito dell'olimpismo internazionale.
“Esigiamo il rispetto degli obblighi e dei principi fondamentali dell'olimpismo, garantendo la partecipazione, senza restrizioni, dei rappresentanti cubani agli eventi che si svolgono in territori degli Stati Uniti”, ha dichiarato il COC in un comunicato.
Di fronte a tale situazione, il COC ha richiesto al Comitato Olimpico Internazionale, a Panam Sports e al Comitato Olimpico e Paralimpico Statunitense di intervenire per fermare queste pratiche, che potrebbero influenzare la partecipazione completa di Cuba nel ciclo olimpico verso Los Angeles 2028.
Una pratica che va oltre lo sport
Solo pochi giorni fa, un gruppo di studenti della Scuola Nazionale d'Arte di Cuba è stato escluso da uno scambio culturale negli Stati Uniti a causa del rifiuto dei loro visti, in un contesto di crescenti restrizioni migratorie che influenzano i legami educativi e culturali tra i due paesi.
Secondo le informazioni pubblicate su The Berkeley High Jacket, un giornale studentesco del BHS, l'incontro faceva parte di un progetto di scambio che da anni consente agli studenti del programma di jazz del BHS di viaggiare a Cuba per incontrare e collaborare con i loro coetanei dell'ENA.
Inoltre, gli Stati Uniti hanno negato i visti ai funzionari della dittatura e hanno sospeso le richieste in diverse categorie come cultura, salute, istruzione, scienza e sport, secondo quanto affermato dal viceministro cubano degli Affari Esteri, Carlos Fernández de Cossío, in dichiarazioni all'agenzia AP.
L'Ambasciata degli Stati Uniti a Cuba rafforza i controlli sui visti
La Ambasciata degli Stati Uniti a L'Avana ha irrigidito i suoi criteri per il rilascio dei visti all'interno del programma di riunificazione familiare, in un contesto di crescenti restrizioni migratorie.
Così ha confermato Mike Hammer, Responsabile degli Affari dell'Ambasciata, durante una conferenza stampa tenutasi a Miami.
Due delle domande poste durante l'incontro hanno riguardato l'urgenza di rilanciare il programma di riunificazione familiare, una via legale che per anni ha permesso a migliaia di cubani di riunirsi con i propri cari negli Stati Uniti.
In risposta, Hammer ha dichiarato: "La riunificazione familiare è un tema delicato e si conosce già la politica dell'amministrazione Trump sugli immigrati illegali nel paese, ma noi continuiamo, come Ambasciata, a portare avanti la nostra missione di riunire le famiglie attraverso un processo legale."
Tuttavia, quella missione affronta ostacoli concreti. Il diplomatico ha confermato che le leggi sull'immigrazione statunitensi, che impediscono di concedere visti a persone con legami recenti col Partito Comunista di Cuba (PCC), vengono applicate con maggiore rigore.
"Sì, stiamo rafforzando le leggi statunitensi che prevengono l'assegnazione di visti ai membri del Partito Comunista di Cuba che hanno ricoperto posizioni di alto livello o che sono stati militanti fino a pochi anni fa."
Domande frequenti sulle restrizioni dei visti degli Stati Uniti a Cuba
Perché gli Stati Uniti stanno negando visti ad atleti e dirigenti del Comitato Olimpico Cubano?
Gli Stati Uniti stanno applicando restrizioni visti a funzionari e rappresentanti cubani come parte di una politica più ampia di sanzioni e restrizioni migratorie che mirano a fare pressione sul regime cubano. Questa politica ha colpito diversi settori, incluso lo sport, limitando la partecipazione di Cuba a eventi internazionali organizzati sul territorio statunitense.
Qual è stato l'impatto di queste restrizioni nello sport cubano?
Le restrizioni hanno impedito agli atleti cubani di partecipare a competizioni internazionali chiave, come il Campionato Mondiale di Atletica Master Indoor e le qualificazioni per la Fiba AmeriCup 2025. Questo ha portato all'eliminazione automatica delle squadre cubane e ha limitato la loro visibilità internazionale, influenzando lo sviluppo dello sport nell'isola.
Come stanno rispondendo le autorità cubane al diniego dei visti da parte degli Stati Uniti?
Il Comitato Olimpico Cubano ha denunciato queste azioni come parte di una strategia politicizzata e discriminatoria da parte degli Stati Uniti. Hanno richiesto l'intervento del Comitato Olimpico Internazionale e di altre organizzazioni sportive per garantire la partecipazione dei propri rappresentanti a eventi internazionali, sostenendo che queste misure violano i principi dell'olimpismo.
Quali altri settori a Cuba sono colpiti dalle restrizioni sui visti degli Stati Uniti?
Le restrizioni colpiscono anche settori come la cultura, la salute, l'istruzione e la scienza. Questo ha interrotto scambi culturali ed educativi e ha influito su programmi di cooperazione internazionale, come le missioni mediche cubane all'estero.
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