L'immagine straziante di una madre cubana deportata e separata dalla sua bambina in allattamento commuove il web

Heydi Sánchez affronta un dramma umano che mette in luce le carenze del sistema migratorio degli Stati Uniti. Il suo caso ha suscitato indignazione e supporto dalla comunità cubanoamericana.

Heydi Sánchez Tejeda con sua figlia negli Stati Uniti e a CubaFoto © Facebook / Carlos Yuniel Valle - Reuters

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Una immagine può condensare un dramma umano meglio di mille parole. La fotografia di Heydi Sánchez Tejeda, madre cubana deportata dagli Stati Uniti a Cuba, scattata dall'agenzia Reuters e pubblicata dal giornalista Javier Díaz, ha suscitato un’ondata di commozione sui social network.

Nell'immagine, Heydi appare devastata, piangendo disperatamente dopo essere stata separata dal suo bambino, che stava ancora allattando al momento della sua deportazione. Un telefono cellulare nella sua mano potrebbe indicare che, pochi istanti prima di scattare la foto, la madre aveva parlato con suo marito, Carlos Yuniel Valle, e la sua piccola.

“Straziante il dolore di questa madre cubana dopo essere stata separata da sua figlia”, ha scritto Díaz su Instagram. Il post è stato ampiamente condiviso, riaccendendo l'indignazione che questo caso ha suscitato dal 10 aprile scorso, quando Sánchez è stata arrestata dopo essersi presentata a un appuntamento migratorio a Tampa, Florida.

A dispetto di non avere precedenti penali e di occuparsi di una figlia di un anno, le autorità migratorie hanno proceduto alla sua deportazione il 23 aprile. Suo marito e la piccola rimangono negli Stati Uniti, mentre lei tenta di adattarsi a una realtà che le risulta estranea, dopo anni lontana dall'isola.

In interviste esclusive con CiberCuba, Heydi ha dichiarato: “La mia bambina è la mia vita. Il giorno in cui me l'hanno portata via, mi hanno strappato l'anima”. Ha anche denunciato di essere stata ammanettata e trattata come una criminale, anche mentre cercava di spiegare di essere una madre che allatta.

La legale Claudia Cañizares ha dettagliato che il suo team legale sta lavorando per annullare la deportazione. Come spiegato, la madre cubana potrebbe avere opzioni legali per tornare sotto misure eccezionali.

Il caso è arrivato al Congresso. La legislatrice cubanoamericana María Elvira Salazar ha chiesto la riunificazione immediata e ha criticato duramente le autorità migratorie per quella che ha definito un'azione “ disumana”.

Nel frattempo, su marito a Miami ha avviato una campagna pubblica e gode del sostegno di organizzazioni e membri della comunità cubana in esilio.

La storia di Heydi Sánchez non riflette solo il dramma personale di una madre, ma anche le lacune e le rigidità del sistema migratorio statunitense quando si confronta con realtà familiari urgenti e umanitarie.

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Redazione di CiberCuba

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