Una madre cubana, radicata in Perù, ha commosso le reti sociali condividendo un video in cui mostra la prima volta di suo figlio in una sala cinematografica. L'esperienza, comune per molti bambini, è stata del tutto nuova per il piccolo, che ha posato sorridente davanti al manifesto del film Mufasa e ha goduto di ogni istante insieme a sua madre.
“Nel mio paese c'erano bellissimi cinema, ma quel sistema di piaga che distrugge tutto ciò che incontra ha lasciato distruggere i luoghi più belli che aveva Cuba, compresi i cinema,” ha espresso la donna in un emotivo racconto. Secondo quanto riferisce, a Cuba suo figlio non aveva posti dove andare per divertirsi, neanche opzioni di intrattenimento di base come un film sul grande schermo.
La madre, usuaria di TikTok con il nome @unacubanaenlimaperu, ha ringraziato il paese che l'ha accolta: “Ogni opportunità qui è magica per noi… stiamo conoscendo il mondo in tutto il suo splendore. In famiglia, guardando un film, godendoci il suono, lo schermo, una canchita come la chiamano qui… è qualcosa che a Cuba non avevamo, e per questo lo apprezziamo moltissimo.”
Le reazioni non si sono fatte attendere. Centinaia di peruviani hanno celebrato la gioia del bambino e la gratitudine della madre. “Benvenuta alla libertà, dove con il tuo impegno puoi godere delle cose più semplici”, ha commentato un utente. Altri peruviani hanno ringraziato per le parole: “Grazie per apprezzare ciò che abbiamo. A volte dimentichiamo quanto siamo fortunati”.
Ci sono stati anche messaggi critici verso il sistema cubano e il comunismo, così come dibattiti tra peruviani sulla realtà sociale del loro paese. In mezzo a queste voci, la creatrice del video ha risposto con fermezza: “Il mio paese era bellissimo prima del 1959, ma quando è arrivato ciò ha distrutto la nostra isola. Non lasciatevi mai, siate sempre liberi”.
Questa storia si aggiunge ad altre esperienze di cubani che, da Peru, hanno condiviso come riscoprono la quotidianità con stupore. Pochi giorni fa, un altro cubano ha mostrato la sua sorpresa per lo stato dei parchi di Lima, descrivendoli come “piccole gemme urbane” che contrastano con la mancanza di spazi pubblici curati nell'isola.
También Leandro Hernández, un giovane migrante cubano che ha ricevuto rifugio in Peru dopo essere rimasto bloccato all'aeroporto di Lima, ha condiviso come il suo soggiorno gli abbia permesso di conoscere il "mondo reale" al di fuori del controllo e della repressione che viveva a Cuba.
L'esperienza di questo bambino cubano nel cinema, tanto semplice quanto potente, riflette il valore della libertà, dei piccoli momenti e della possibilità di vivere ciò che prima sembrava impossibile.
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