Gli Stati Uniti sospendono i programmi di aiuto all'opposizione a Cuba, Venezuela e Nicaragua

La misura ha fatto sì che molti si chiedano se l'amministrazione Trump abbia abbandonato il proprio impegno per la promozione della democrazia in America Latina.

Detenzione di Berta Soler (Immagine di riferimento)Foto © Facebook / Ángel Moya

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Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha cancellato bruscamente programmi di aiuto estero destinati a sostenere attivisti dell'opposizione, prigionieri politici e gruppi religiosi a Cuba, Nicaragua e Venezuela, suscitando preoccupazioni su un possibile cambiamento nella politica estera americana verso questi paesi

I programmi interessati erano gestiti dall'Istituto Repubblicano Internazionale (IRI), un'organizzazione non profit legata al Partito, e si concentravano sulla promozione della democrazia in nazioni con governi autoritari. Ma secondo quanto riporta il Nuevo Herald, il Dipartimento di Stato ha concluso che i progetti non erano di "interesse nazionale", il che ha portato alla loro eliminazione totale, ad eccezione di tre programmi in Venezuela, che sono stati messi in pausa.

Impatto a Cuba: I media di informazione indipendenti e gli oppositori, i più colpiti

Nel caso di Cuba, i tagli hanno colpito direttamente i media indipendenti, che sono stati fondamentali nella denuncia delle violazioni dei diritti umani nell'Isola.

CubaNet, un'organizzazione con sede a Miami che ha documentato la realtà cubana per decenni, ha perso il finanziamento dell'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID), mentre altri che dipendono dalla Fondazione Nazionale per la Democrazia (NED) si trovano in una situazione incerta. Questi mezzi di informazione sono stati essenziali per denunciare violazioni dei diritti umani e abusi governativi che non vengono riportati dalle pubblicazioni statali.

La riduzione dei fondi colpisce anche le organizzazioni di supporto ai prigionieri politici a Cuba, che ora affronteranno maggiori difficoltà nel far conoscere la loro situazione e nel denunciare gli abusi del regime cubano.

L'amministrazione Trump difende i tagli e, sul suo profilo ufficiale di X (prima Twitter), ha definito "ridicolo" un finanziamento di 1,5 milioni di dollari destinato a "ricostruire l'ecosistema dei media cubani".

Cambio di strategia verso l'America Latina?

I tagli hanno portato politici e analisti a chiedersi se l'amministrazione Trump abbia deciso di ridurre il proprio impegno nella promozione della democrazia in America Latina.

Il presidente dell'Istituto Repubblicano Internazionale, Daniel Twining, ha avvertito che la decisione avvantaggia i regimi di Cuba, Venezuela e Nicaragua, indebolendo le reti di supporto all'opposizione e lasciando i gruppi sul campo privi di protezione di fronte alla repressione governativa.

Por parte sua, il rappresentante speciale di Trump in Venezuela, Richard Grenell, ha affermato che l'amministrazione non cerca cambi di regime, il che rafforza i dubbi sul impegno degli Stati Uniti per la democratizzazione della regione.

La cancellazione di questi programmi lascia in un limbo centinaia di iniziative di sostegno in America Latina. Inoltre, la maggior parte dei dipendenti dell'IRI, della NED e di altre organizzazioni collegate è stata posta in congedo amministrativo o licenziata, il che potrebbe influire sulla capacità di queste istituzioni di operare in futuro.

Con questi tagli, l'opposizione cubana e il giornalismo indipendente sull'Isola si trovano in una posizione ancora più vulnerabile, senza il sostegno finanziario che permetteva loro di continuare il lavoro di denuncia e resistenza di fronte al regime.

CubaNet, based in Miami, and Diario de Cuba, based in Madrid, have publicly requested donations dai loro lettori per continuare il loro lavoro.

La riduzione dell'aiuto esterno statunitense potrebbe rafforzare le dittature, poiché diminuisce il supporto a organizzazioni per i diritti umani in paesi in crisi. Questo potrebbe essere sfruttato da potenze come la Cina e la Russia per espandere la loro influenza in regioni vulnerabili, riempiendo il vuoto lasciato dagli Stati Uniti.

Questa situazione solleva interrogativi riguardo all'impegno degli Stati Uniti nella promozione della democrazia e dei diritti umani in America Latina, specialmente in paesi sotto regimi autoritari.

Domande frequenti sulla sospensione dei programmi di aiuto degli Stati Uniti a Cuba, Venezuela e Nicaragua

Perché gli Stati Uniti hanno sospeso i programmi di aiuto a Cuba, Venezuela e Nicaragua?

Il governo degli Stati Uniti ha sospeso i programmi di aiuto destinati a sostenere gli attivisti dell'opposizione, i prigionieri politici e i gruppi religiosi a Cuba, in Venezuela e in Nicaragua perché, a seguito di una revisione interna, è stato stabilito che i contratti "non erano allineati" con le priorità delle agenzie responsabili e non erano considerati "di interesse nazionale". Questa decisione ha sollevato critiche, poiché potrebbe avvantaggiare i regimi autoritari in questi paesi.

Qual è l'impatto della sospensione degli aiuti degli Stati Uniti sui media indipendenti di Cuba?

La sospensione degli aiuti degli Stati Uniti ha un impatto grave sui media indipendenti cubani, come CubaNet, che dipendevano dal finanziamento di USAID per denunciare le violazioni dei diritti umani e altri abusi governativi. Senza questi fondi, questi media affrontano difficoltà nel continuare a operare, il che potrebbe rafforzare il regime cubano riducendo il controllo internazionale sulle sue azioni.

Come influisce la politica di Trump sulla USAID nella promozione della democrazia in America Latina?

La politica di Trump sulla USAID influisce negativamente sulla promozione della democrazia in America Latina, poiché la sospensione dei fondi interrompe programmi essenziali per il rafforzamento dei diritti umani e il sostegno alla società civile in paesi con regimi autoritari. Questo potrebbe essere sfruttato da potenze come la Cina e la Russia per espandere la loro influenza nella regione.

Quali conseguenze potrebbe avere la sospensione dell'aiuto degli Stati Uniti per Cuba, Venezuela e Nicaragua?

La sospensione dell'aiuto degli Stati Uniti potrebbe rafforzare i regimi autoritari a Cuba, Venezuela e Nicaragua riducendo il sostegno ai gruppi di opposizione e ai mezzi di informazione indipendenti che denunciano gli abusi di questi governi. Ciò potrebbe comportare una maggiore repressione e controllo sulla popolazione, oltre a limitare gli sforzi internazionali per promuovere la democrazia e i diritti umani nella regione.

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Redazione di CiberCuba

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