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Il regime cubano ha inaugurato questo sabato il parco solare fotovoltaico "Alcade Mayor" nella provincia di Cienfuegos, come parte della sua strategia per promuovere le energie rinnovabili in mezzo a una grave crisi energetica.
La struttura, che contribuisce con 21 megawatt (MW) al Sistema Elettrico Nazionale (SEN), è stata presentata come un progresso all'interno del piano governativo per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.
Nel rito di inaugurazione era presente il comandante Ramiro Valdés, figura chiave nelle decisioni energetiche del paese, ma questa volta senza la presenza del governante Miguel Díaz-Canel.
Il ministro dell'Energia e delle Miniere, Vicente de la O Levy, ha celebrato l'avvio del parco e ha riaffermato l'impegno del governo per le energie rinnovabili. "Questo è un macroprogramma, sono molti piccoli", ha dichiarato il funzionario sui social media. Secondo dati ufficiali, l'attivazione del parco permetterà un risparmio di 9.000 tonnellate di combustibili fossili all'anno.
Un piano ambizioso in mezzo alla crisi
Il parco solare "Alcade Mayor" si unisce alla "Scuola di Infermieristica" a L'Avana, inaugurata alcune settimane fa, che conta 42.588 pannelli solari e una capacità di 21,8 MW. Entrambi fanno parte del piano di investimento che prevede l'installazione di 46 parchi solari con una generazione totale di 1.200 MW entro la fine del 2025.
Tuttavia, lo scetticismo popolare è elevato, dato il passato di promesse non mantenute e il continuo deterioramento dell'infrastruttura energetica del paese. Il giorno prima dell'inaugurazione del parco solare a Cienfuegos, il SEN ha riportato deficit di generazione superiori a 1.500 MW, costringendo a razionamenti in diverse province.
La centrale termoelettrica Antonio Guiteras, la più grande del paese, si trova in stato critico, con strutture corrose e continui guasti che ne limitano la capacità di generazione. Altre centrali, come quelle termoelettriche di Nuevitas, Mariel e Felton, sono anch'esse fuori servizio o in manutenzione, aggravando il collasso del SEN.
La Cina, un attore chiave nella strategia energetica cubana
Il governo cubano ha ricevuto il sostegno della Cina nel suo tentativo di promuovere le energie rinnovabili. Lo scorso novembre, nell'ambito della Fiera Internazionale dell'Avana, l'azienda Hangzhou Duojia Technology Co. Ltd ha riaffermato il suo impegno per la transizione energetica dell'isola, assicurando che i pannelli solari sono la "soluzione definitiva" per la crisi elettrica di Cuba.
Secondo il suo presidente, Qiaoming Huang, l'azienda ha fornito tecnologia solare per piccoli progetti commerciali e sono stati inviati contenitori di pannelli solari e batterie al litio sull'isola. Ad aprile 2024, il governo cubano e la Cina hanno firmato un accordo per espandere l'uso dell'energia solare nella rete elettrica cubana, sebbene non siano stati forniti dettagli su come sarà finanziato il megaproyetto.
Inoltre, a novembre, il Ministero dell'Energia e delle Miniere ha annunciato un piano ancora più ambizioso: l'installazione di 2.000 MW di energia solare entro il 2028, con una prima fase di 1.000 MW programmata per iniziare a funzionare nell'estate del 2025.
Una soluzione reale o un paliativo insufficiente?
Nonostante gli sforzi del governo per evidenziare questi progetti come un passo verso l'indipendenza energetica, la popolazione continua a soffrire degli effetti del collasso del SEN. Negli ultimi giorni, i blackout hanno raggiunto livelli allarmanti, con segnalazioni di interruzioni elettriche prolungate e una disponibilità energetica ben al di sotto della domanda.
Il parco solare "Alcade Mayor" è un elemento del piano governativo, ma il suo impatto reale sulla crisi energetica resta incerto. Nel frattempo, i cubani continuano a vivere nell'incertezza di un'infrastruttura elettrica in rovina e promesse ufficiali che, fino ad ora, non sono riuscite a porre fine ai blackout.
Domande frequenti sulla crisi energetica a Cuba e i parchi solari
Cosa rappresenta l'inaugurazione del parco solare "Alcade Mayor" nella crisi energetica di Cuba?
Il parco solare "Alcade Mayor" fa parte dello sforzo del governo cubano per diversificare la matrice energetica del paese e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Tuttavia, il suo impatto sulla crisi energetica rimane incerto, poiché le infrastrutture elettriche continuano a essere in deterioramento e i blackout sono frequenti.
Quanto contribuirà il parco solare "Alcade Mayor" al Sistema Elettroenergetico Nazionale?
Il parco solare "Alcade Mayor" fornirà 21 megawatt (MW) al Sistema Elettroenergetico Nazionale (SEN), consentendo un risparmio di 9.000 tonnellate di combustibili fossili all'anno.
Quali sfide affronta Cuba nella sua transizione verso le energie rinnovabili?
Cuba affronta sfide significative come la mancanza di investimenti, il degrado delle infrastrutture e la scarsità di combustibile. Inoltre, la dipendenza da tecnologie straniere e i problemi economici complicano l'attuazione efficace di progetti di energia rinnovabile.
Quale ruolo gioca la Cina nella strategia energetica di Cuba?
La Cina è un attore chiave nella strategia energetica cubana, fornendo tecnologia e consulenza per la costruzione di parchi solari. Questa collaborazione mira a stimolare la transizione energetica nell'isola, anche se la fattibilità di questi progetti continua a essere oggetto di discussione.
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