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Il regime cubano ha decretato l'estinzione di diverse concessioni minerarie nel paese, secondo quanto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica di Cuba.
Il Comitato Esecutivo del Consiglio dei Ministri ha adottato la decisione all'inizio di questo mese, dichiarando "libero il terreno" di varie attività minerarie e invitando a nuove richieste per il suo utilizzo.
Entre le concessioni revocate si trovano quelle assegnate alle società commerciali COMMERCIAL CARIBBEAN NICKEL S.A., GOLD CARIBBEAN MINING S.A., l'Impresa Geominera Camagüey e l'Impresa Metal-Mecánica Varona.
L'accordo si basa sulla Legge 76 “Legge sulle Miniere”, del 21 dicembre 1994, la quale consente al Consiglio dei Ministri di estinguere concessioni minerarie una volta scaduti i termini di ricerca geologica.
L'Articolo 60 di tale normativa giustifica la decisione sulla base della causa di scadenza del termine.
Aziende colpite e aree concesse
-COMMERCIAL CARIBBEAN NICKEL S.A.:
Operava nella zona di San Felipe III, nei municipi di Camagüey, Florida ed Esmeralda.
Estraeva minerali come limonite e serpentina con presenza di ferro, nichel, cobalto, alluminio, cromo e magnesio.
La concessione, in vigore dal 2013, è stata prorogata fino alla sua scadenza nel novembre del 2024.
-GOLD CARIBBEAN MINING S.A.:
Realizzava ricerche geologiche nella zona di Florencia-Maclama-Golden Hills, nei comuni di Guáimaro (Camagüey) e Jobabo (Las Tunas).
La sua attività si concentrava nello studio di oro, argento, rame, piombo e zinco.
La sua concessione, rilasciata nel 2021, è scaduta senza possibilità di rinnovo.
-Impresa Geominera Camagüey:
Esplorava e prospectava oro nell'area Guáimaro-Las Tunas, con presenza a Guáimaro (Camagüey), Colombia, Jobabo e Las Tunas (Las Tunas).
La sua concessione, prorogata due volte, è scaduta nel dicembre del 2024.
-Azienda Metalmeccanica Varona:
Si dedicava alla ricerca di minerali metallici nell'area Ferro-Scandio, a Moa, Holguín.
Analizzava le code di lavorazione della Planta "Comandante Ernesto Che Guevara". La sua concessione è scaduta a dicembre 2024.
Conseguenze e nuovi interessati
Con la revoca di questi permessi, le aziende interessate dovranno ottemperare alle obbligazioni fiscali e ambientali pendenti prima della loro definitiva revoca.
Por otro lado, il regime ha aperto la possibilità di nuove domande di concessione mineraria, il che potrebbe implicare un riordino del settore estrattivo a Cuba.
Non è ancora stato confermato se il governo intenda assegnare queste concessioni a nuove entità o se darà priorità agli investimenti esteri, in un contesto di crisi economica e scarsità di finanziamenti per lo sfruttamento minerario sull’isola.
Di fronte alle critiche e allo scetticismo riguardo alla stabilità degli investimenti minerari a Cuba, Fabio José Raimundo Paz, dirigente della Empresa Geominera di Camagüey, è intervenuto in difesa della decisione governativa.
"La revoca delle concessioni è stata effettuata secondo la legge, a causa della mancanza di interesse da parte dei concessionari nell'eseguire i lavori concordati, e sempre dopo numerosi proroghe concesse agli interessati", ha sottolineato.
Il dirigente ha aggiunto che si tratta di "un atteggiamento normale da parte dei soggetti che ricevono le concessioni".
Acotò, inoltre, che "alcuni progetti avanzano a fasi che consentono studi in nuove aree più promettenti, altri si concludono senza i risultati attesi, mentre diversi vengono anche revocati per abbandono del concessionario a causa della mancata fornitura di finanziamenti o risorse che garantiscano la continuità dei lavori".
Fino alla chiusura di questa nota, non ci sono ulteriori dettagli sull'annuncio della revoca di diverse concessioni minerarie a Cuba.
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