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Il Periódico Girón ha pubblicato un fotoreportage intitolato "Il fuoco improvvisato e un piatto di cibo freddo", nel quale vengono mostrate le difficoltà che i cubani devono affrontare per cucinare in mezzo alla crisi energetica che colpisce il paese.
Il testo, accompagnato da immagini catturate dal fotografo Raúl Navarro, descrive situazioni in cui i cittadini sono costretti ad accendere fuochi con legna o a ricorrere al carbone per poter cucinare i propri alimenti a causa della mancanza di elettricità e della scarsità di gas liquefatto. "Senza energia che faccia funzionare le pentole a pressione e i fornelli a induzione, si è costretti a ricorrere al gas; tuttavia, non tutti possiedono un contratto per questo", riconosce il reportage.
Il fotoreportaggio del mezzo ufficiale mostra immagini impressionanti di persone che cucinano all'aperto, in condizioni precarie, illuminate da luci improvvisate o circondate da utensili rudimentali, con le mani coperte di fuliggine a causa dell'uso del carbone e della legna. "Non importa la soluzione, ciò che non può accadere è che quella notte il bambino vada a letto senza qualcosa di caldo nello stomaco," conclude il reportage.
L'articolo mette in evidenza anche come la mancanza di elettricità abbia cambiato le dinamiche familiari, costringendo molti a cucinare in orari insoliti: "Metterai il riso tardi nella notte quando avrai le tue due ore di luce, oppure preparerai il piatto forte per tre giorni consecutivi o pregherai affinché non si rovini in un frigorifero che, senza corrente, è una vetrina di lamiera".
"Se Prometeo non avesse rubato il fuoco agli dèi, noi lo avremmo inventato", afferma il testo, nel tentativo di mettere in risalto la creatività del cubano nell'affrontare le avversità. "Cercerai una vecchia fornella e accenderai un fuoco con un paio di mattoni, o tirerai fuori da quel piccolissimo ripostiglio quella vecchia griglia dei tempi in cui si uccideva un maiale per celebrare nascite e accoglienze", aggiunge il reportage.
La pubblicazione ha generato un'ondata di critiche sui social media. Molti cubani hanno accusato il mezzo di cercare di abbellire una situazione disperata invece di interrogare il governo sulla crisi che ha costretto i cittadini a vivere in condizioni medievali.
Tra i commenti ci sono espressioni come: "Aroma di carne alla griglia, che mancanza di rispetto". Un altro messaggio denunciava: "La crisi è così grande che invece di esseri umani normali ci tengono a vivere come matti in questo paese".
Altre persone hanno mostrato la loro costernazione: "Cuba fa venire voglia di piangere, ci si stringe il petto a pensare a questa cruda realtà che ci è toccato vivere". Nel frattempo, un'altra reazione evidenziava l'impatto sulla salute della popolazione: "Stiamo vivendo tempi di terrore. L'inquietudine, la disperazione, lo stress che ci fa alzare la glicemia a coloro che ne soffriamo e senza medicinali".
Il fotoreportage del Periódico Girón arriva poco dopo che lo stesso mezzo ha cercato di romanticizzare i blackout in un altro articolo, dove assicuravano che questi "ci restituiscono un pezzo di ciò che ci manca", riferendosi ai giochi per bambini nelle strade a causa della mancanza di elettricità.
La crisi energetica, da parte sua, ha fatto schizzare i prezzi del carbone sull'isola, rendendolo un lusso per molti cubani; a Holguín, un sacco di carbone può arrivare a costare fino a 1.400 pesos a Holguín, il che significa che nemmeno questa risorsa è alla portata di tutti.
A diario si susseguono storie che denunciano la precarietà in cui vivono molti cubani nell'isola, come nel caso di María Julia Gómez Pérez, una donna con cancro metastatico che ha denunciato la sua disperazione nel trovarsi costretta a cucinare con legna perché il governo non le fornisce gas liquefatto. La sua storia ha generato grande impatto sui social media, suscitando solidarietà e critiche contro la mancanza di soluzioni da parte dello stato.
Crisis energetica a Cuba: sono necessarie soluzioni urgenti
Il reportage di Periódico Girón mette in evidenza la dura realtà che affronta la popolazione cubana di fronte al collasso del sistema energetico. Tuttavia, le reazioni mostrano che i cittadini sono stanchi di discorsi che cercano di abbellire la crisi invece di pretendere soluzioni reali. La mancanza di elettricità e gas non solo influisce sull'alimentazione, ma è diventata un problema di sopravvivenza quotidiana per migliaia di famiglie a Cuba.
Il reportage si conclude con un appello chiaro alla necessità di risposte concrete: "Oltre a quella creatività che il popolo cubano è stato costretto a mantenere come ultimo rifugio, abbiamo bisogno che si cerchino soluzioni fattibili, perché la vita non può essere appesa a un filo".
Domande frequenti sulla crisi energetica a Cuba e le sue conseguenze
Come influisce la crisi energetica sulla vita quotidiana dei cubani?
La crisi energetica a Cuba ha trasformato la vita quotidiana, costringendo i cittadini a cercare soluzioni creative per attività comuni come cucinare, conservare gli alimenti e mantenere la comunicazione. I blackout prolungati e la scarsità di gas liquido hanno reso comuni metodi come cucinare con legna o carbone, influenzando seriamente la qualità della vita delle famiglie cubane.
Quali soluzioni improvvisate stanno utilizzando i cubani per cucinare durante i blackout?
Ante la mancanza di elettricità e gas, molti cubani hanno ricorso a cucinare con legna o carbone, improvvisando fuochi nei cortili delle loro case. Altri utilizzano metodi alternativi come l'uso di batterie di moto per alimentare piani di cottura a induzione, dimostrando un'eccezionale creatività di fronte all'avversità.
Qual è l'impatto della crisi energetica sulla salute e il benessere dei cubani?
La crisi energetica ha colpito gravemente la salute e il benessere dei cubani. Lo stress e l'ansia causati dalla mancanza di risorse per cucinare e conservare i cibi hanno aumentato i problemi di salute, come l'innalzamento della glicemia. Inoltre, l'esposizione al fumo di legna e carbone può avere effetti negativi sulla salute respiratoria.
Come ha reagito la popolazione cubana di fronte ai tentativi di romanticizzare la crisi energetica?
Gli sforzi dei media ufficiali per romanticizzare la crisi energetica, presentandola come un'opportunità per riscoprire antiche abitudini, hanno suscitato forti critiche da parte della popolazione. I cubani hanno espresso la loro frustrazione sui social media, sottolineando che queste narrazioni ignorano la realtà della lotta quotidiana per la sopravvivenza e la mancanza di soluzioni efficaci da parte del governo.
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