
Video correlati:
In mezzo alla polemica tra il regime di L'Avana e l'attivista cubanoamericano Carlos Lazo, il Ministero della Salute Pubblica (MINSAP) ha assicurato che "non si è mai negato a ricevere donazioni direttamente nelle proprie istituzioni".
Lazo, alleato del regime e leader del movimento Puentes de Amor, aveva denunciato la scorsa settimana che "le autorità cubane impongono restrizioni alla consegna diretta di materiali medici e latte in polvere agli ospedali pediatrici dell'isola" e che stavano ostacolando il lavoro umanitario che la sua organizzazione porta avanti da anni a beneficio della popolazione cubana.
Un comunicato ufficiale assicura che "il Ministero della Salute Pubblica non si è mai negato alla consegna di donazioni direttamente nelle sue istituzioni" e che "Coloro che desiderano farlo devono semplicemente comunicarlo in anticipo, il che ha lo scopo di garantire una consegna ordinata, che non interferisca con i processi assistenziali e amministrativi delle unità sanitarie".
Il testo cita diversi esempi di consegne dirette e menziona che "Con l'arrivo di ogni donazione, anche quando non vengono consegnate di persona, le autorità di ogni istituzione sanitaria inviano ai donatori prove grafiche sulla ricezione delle risorse, insieme a note e messaggi di ringraziamento a nome dei professionisti del settore e dei pazienti che ricevono l'aiuto".
Dopo la pubblicazione di quel comunicato ufficiale Lazo ha risposto con un messaggio su Facebook in cui ha dichiarato chiusa la polemica e ha sottolineato l'importanza di essere uniti, avvertendo che "stanno arrivando tempi difficili".
In un post di Facebook, dove racconta un'aneddoto personale su "disaccordi tra vicini", l'attivista ha affermato che "stiamo tirandoci i capelli da diversi giorni, quelli di qui e quelli di là. Persone buone, unite nel quartiere e nella famiglia, che ci chiedono la testa"; e ha concluso che "la verità è che il quartiere deve prepararsi perché arrivano tempi difficili".
"I vicini dovranno abbracciarsi perché ciò che viene da nord è un enorme temporale. E se non lo affrontiamo molto abbracciati e insieme, ci travolgerà," ha sottolineato nel suo messaggio.
La evoluzione di Lazo come figura pubblica è complessa. Nel 2022, il suo supporto aperto all'alzata dell'embargo, le sue visite a Cuba e i suoi incontri con il governo cubano gli valsero forti critiche dall'esilio a Miami.
La comunità cubana in Florida ha persino organizzato una campagna su Change.org che ha raccolto oltre 10 mila firme per dichiararlo "persona non grata", accusandolo di essere un difensore del regime.
Domande frequenti sulla polemica tra Carlos Lazo e il MINSAP
Cosa ha dichiarato il MINSAP riguardo alla consegna di donazioni agli ospedali a Cuba?
Il MINSAP ha assicurato che "non si è mai negato alla consegna di donazioni direttamente presso le proprie istituzioni" e che coloro che desiderano effettuare donazioni devono semplicemente comunicarlo in anticipo per garantire una consegna ordinata che non interferisca con i processi assistenziali e amministrativi delle unità sanitarie.
Qual è la posizione di Carlos Lazo riguardo alle restrizioni imposte dal governo cubano?
Carlos Lazo ha denunciato che le autorità cubane impongono restrizioni per la fornitura diretta di materiali medici e latte in polvere agli ospedali pediatrici dell'isola. Sostiene che questo ostacola l'opera umanitaria che la sua organizzazione svolge da anni a beneficio della popolazione cubana.
Quali cambiamenti ha sperimentato Carlos Lazo nel suo rapporto con il regime cubano?
Carlos Lazo, precedentemente percepito come un alleato del regime cubano, ha sperimentato un cambiamento nel suo discorso criticando le restrizioni interne del governo cubano. Sebbene continui a sostenere il sollevamento dell'embargo statunitense, ora mette anche in evidenza gli ostacoli imposti dal regime di Miguel Díaz-Canel.
Come ha reagito la comunità cubana in Florida di fronte alle azioni di Carlos Lazo?
La comunità cubana in Florida è stata critica nei confronti di Carlos Lazo, arrivando a organizzare una campagna su Change.org che ha raccolto oltre 10.000 firme per dichiararlo "persona non grata". Lo accusano di essere un sostenitore del regime cubano a causa del suo appoggio al sollevamento dell'embargo e della sua relazione con il governo di L'Avana.
Archiviato in: