La leggendaria ballerina e vedette messicano-americana, Yolanda Yvonne Montes Farrington, conosciuta artisticamente come Tongolele, è scomparsa a 93 anni questo lunedì, lasciando un'eredità indelebile nel cinema latinoamericano.
Il suo stile inconfondibile, caratterizzato da movimenti sensuali e da una presenza magnetica, la rese un'icona dell'Época de Oro del cinema messicano e una figura ammirata in tutta l'America Latina, specialmente a Cuba, dove il suo impatto fu significativo e dove visse per tre anni.
A differenza di altre vedette dell'epoca, Tongolele non cantava, ma il suo magnetismo sul palco era sufficiente per ipnotizzare il pubblico.
Ballava con ritmi caraibici e africani, fondendo la danza con un misticismo che la rendeva unica.
Nata il 3 gennaio 1932 a Spokane, Washington, Stati Uniti, Tongolele mostrò sin dalla giovane età una passione per la danza.
Con ascendenza messicana da parte di suo padre, Elmer Sven Montes, e americana da parte di sua madre, Edna Pearl Farrington, si è unita al Balletto Internazionale di San Francisco prima di emigrare in Messico all'età di 15 anni.
Il suo debutto nel famoso cabaret Tívoli di Città del Messico la catapultò alla fama, facendola diventare un fenomeno della danza esotica con uno stile che fondeva ritmi africani, tahitiani e caraibici.
L'impatto di Tongolele a Cuba
Nel 1951, Tongolele viaggiò a L'Avana, Cuba, ingaggiata per esibirsi al Teatro Nazionale e nell'iconico cabaret Tropicana, dove la sua performance incantò il pubblico cubano.
Su spettacolo "La Diosa Pantera", con arrangiamenti musicali di Bebo Valdés, è diventato un successo straordinario e la stampa cubana l'ha soprannominata "la ballerina dal volto serio e dai fianchi sorridenti".
La sua presenza nell'isola ha lasciato un'impronta profonda nella scena artistica cubana e nella storia del cabaret nella regione.
Fu una grande amica di Celia Cruz.
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Il mitico Benny Moré dedicò una canzone intitolata "Mangolele", in cui il noto musicista rese popolare il ritornello "la Tongolele mi piace di più".
Durante il suo soggiorno a Cuba, la ballerina collaborò con artisti locali e si immerse profondamente nel mondo del cabaret e della danza afrocubana, arricchendo così il suo stile di danza e la sua espressione artistica.
Durante il suo soggiorno sull'isola, posò anche per pubblicizzare la birra Cristal.
Un amore cubano: Matrimonio con Joaquín González
Il legame di Tongolele con Cuba non si limitò solo all'ambito professionale.
Nel 1956, sposò il musicista cubano Joaquín González, soprannominato "Il Mago del Tamburo" per la sua abilità con la tumbadora e altri strumenti a percussione.
La coppia ebbe due figli gemelli e rimase unita fino alla morte di González, nel 1996.
La sua relazione con il musicista cubano ha rafforzato il suo legame con l'isola e con la musica caraibica, un elemento chiave nel suo percorso artistico.
Carrera di Tongolele nel cinema e nella televisione
Il talento di Tongolele trascese il cabaret e la danza, portandola al cinema e alla televisione.
Nel 1948 debutò sul grande schermo con "La mujer del otro", seguita da "Nocturno de amor" e "Han matado a Tongolele", dove il suo nome era già sufficiente per interpretare un film.
Partecipò a 31 film messicani, distinguendosi in "El rey del barrio" insieme a Germán Valdés (Tin Tan) e "Había una vez un marido", con Pedro Infante.
Negli anni '80 ha fatto il suo esordio in televisione, partecipando a produzioni come "La passione di Isabela", "Salomé" e "Teatro follies".
La sua versatilità le ha permesso di intraprendere anche il teatro musicale con "Perfume de Gardenia" e negli ultimi anni ha realizzato sculture e pitture che sono state esposte in gallerie.
Tongolele è stata riconosciuta nel corso della sua carriera con diversi premi, tra cui il premio Agustín Lara per il suo percorso artistico e un omaggio per i suoi 65 anni di carriera al Teatro della Città "Esperanza Iris" nel 2012.
Nel 2015, si ritirò dalla vita pubblica dopo essere stata diagnosticata con demenza senile. Nel 2021 la sua famiglia comunicò che soffriva di Alzheimer.
La morte di Tongolele si aggiunge ad altre recenti perdite significative nel campo del cinema e della musica in Messico.
Il 28 novembre è morta l'attrice Silvia Pinal e questo lunedì è venuta a mancare la popolare cantante Paquita la del Barrio all'età di 77 anni.
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