Youtuber brasiliana decide di viaggiare a Cuba: "Se il comunismo è così buono..."

Marina Guaragna è andata a Cuba per conoscere la realtà dell'isola, ma il suo approccio turistico ha suscitato critiche per non riflettere le difficoltà che affronta il popolo cubano sotto il regime socialista.


La youtuber brasiliana Marina Guaragna, conosciuta per la sua difesa di ideali di sinistra e la sua passione per conoscere nuove culture, ha scatenato un acceso dibattito sui social media dopo aver deciso di viaggiare a Cuba in risposta alle critiche dei suoi seguaci.

"Se il comunismo è così buono, perché non vai a Cuba?", le hanno scritto diversi utenti, sfidandola a vivere da vicino la realtà dell'isola. Marina ha accettato la sfida, ma la sua esperienza nel paese caraibico ha generato più controversie che consensi.

Nei suoi video, Marina, che viaggia insieme al suo partner Will, ha descritto Cuba come "un'isola che vive nell'immaginario del mondo, sia per le sue cose buone che per quelle cattive".

L'influencer ha colto l'occasione del suo soggiorno per normalizzare la situazione di Cuba, sottolineando che è "l'unico paese socialista in America Latina". Tuttavia, la sua prospettiva era lontana da quella di un comune cittadino cubano.

La youtuber ha vissuto il suo viaggio di un mese a Cuba, dalla comodità di una turista. Questo approccio le ha permesso di mostrare ai suoi seguaci una versione idealizzata del paese, senza sperimentare la scarsità, le difficoltà economiche e la lotta quotidiana che affrontano i cubani.

Il viaggio di Marina non ha solo generato dibattito sulla sua visione della realtà cubana, ma anche sulle implicazioni etiche di promuovere il turismo in un paese dove gran parte della popolazione non ha accesso a un'alimentazione dignitosa né a risorse di base.

Viaggiare a Cuba in queste condizioni significa alimentare le casse del regime, mentre il popolo continua a fronteggiare carenze", hanno sottolineato diversi dei suoi sostenitori sui social network.

Nonostante le critiche, Marina ha sfruttato la visita per promuovere viaggi a L'Avana, presentando la capitale cubana come una destinazione esotica e culturale. Ha fatto riferimento all'esistenza di pacchetti che includono il volo aereo e sistemazioni in hotel a quattro o cinque stelle, con la formula tutto incluso.

Dedicò uno dei suoi video a "smentire che a Cuba non ci sia Coca-Cola". Spiegò che non c'è la bevanda prodotta negli Stati Uniti a causa dell'embargo economico, ma che c'è Coca-Cola prodotta in paesi come il Messico, che ha relazioni commerciali con il regime.

Nel suo video non ha menzionato che migliaia di bambini cubani non hanno mai bevuto Coca-Cola, perché viene commercializzata solo in dollari e i loro genitori devono dare priorità al denaro per garantire almeno un pezzo di pane a colazione.

También visitò un supermercato cubano, quello di Cuatro Caminos, a L'Avana, dove misteriosamente le è stato permesso di registrare senza restrizioni. Si è mostrata sorpresa di trovare alcuni scaffali vuoti, ma ha detto di essere impressionata dalla qualità di altri prodotti come i ron cubani.

L'approccio turistico del Brasile contrasta drasticamente con la realtà dei cubani, che non hanno accesso agli stessi privilegi dei visitatori stranieri e affrontano una lotta costante per sopravvivere.

Il caso di Marina Guaragna ha sollevato il dibattito sul ruolo del turismo nei paesi sotto regimi autoritari e le differenze tra vivere da turista e da cittadino a Cuba.

Mentre alcuni dei suoi sostenitori applaudono il suo tentativo di rompere gli stereotipi, altri la accusano di romanticizzare un sistema politico che, per molti, è stato sinonimo di repressione e povertà.

La youtuber brasiliana, fedele al suo stile, ha concluso il viaggio affermando che ogni persona deve vivere l'esperienza cubana per comprendere la complessità della sua realtà. Tuttavia, il dibattito continua: è possibile conoscere veramente l'attuale Cuba, con dollari in tasca, soggiornando in hotel e senza vivere il blackout quotidiano?

Domande Frequenti sul Turismo a Cuba e sulla Realtà dell'Isola

Perché il turismo a Cuba genera controversie?

Il turismo a Cuba è controverso perché alcuni credono che sostenga il regime cubano, mentre altri lo vedono come un'opportunità per aiutare l'economia locale. La discrepanza nasce dalle differenze tra le esperienze dei turisti e la realtà quotidiana dei cittadini cubani, che affrontano scarsità e difficoltà economiche.

Come vivono i turisti la realtà cubana?

I turisti a Cuba tendono a vivere una versione idealizzata dell'isola, godendo di hotel e servizi che i cittadini locali non possono permettersi. L'esperienza dei turisti è molto diversa da quella dei cubani, che affrontano blackout, scarsità di cibo e altre limitazioni quotidiane.

Cosa ne pensano i cubani del turismo nell'isola?

Le opinioni sul turismo a Cuba sono divise. Alcuni cubani vedono il turismo come una fonte di reddito e un modo per mostrare la bellezza del loro paese, mentre altri ritengono che il turismo mascheri la dura realtà che affronta il popolo cubano e perpetui il regime attuale.

Qual è l'impatto del turismo sull'economia cubana?

Il turismo è una fonte significativa di entrate per Cuba, ma ci sono critiche su come i benefici economici vengano distribuiti. Molti sostengono che il turismo favorisca principalmente il governo e alcuni settori, mentre il popolo cubano continua a fronteggiare carenze.

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Redazione di CiberCuba

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