Familiare, autorità e residenti nella provincia di Holguín si sono riuniti questo lunedì per rendere omaggio ai 13 cubani deceduti, nove dei quali reclute del Servizio Militare, a seguito delle esplosioni avvenute il 7 gennaio in un deposito militare nella località di Melones, municipio di Rafael Freyre.
La cerimonia, presieduta da Miguel Díaz-Canel, si è svolta nella Plaza de la Revolución “Mayor General Calixto García” di Holguín, ed è iniziata alle 9:00 del mattino (ora locale).
Oltre a Díaz-Canel, all'evento era presente il primo ministro, Manuel Marrero Cruz; il ministro delle Forze Armate Rivoluzionarie (FAR), generale di Corpo d'Esercito Álvaro López Miera; e il membro del Comitato Centrale del Partito, Joel Queipo Ruiz.
Durante la cerimonia, sono state effettuate le guardie d'onore accanto ai ritratti di 12 dei 13 caduti, e sono state deposte offerte floreali inviate a nome di Raúl Castro Ruz, di Díaz-Canel, delle FAR, del popolo di Holguín e dell'Associazione dei Combattenti della Rivoluzione Cubana.
Colpisce il fatto che nel caso del recluta deceduto, Frank Antonio Hidalgo Almaguer, non ci fosse una foto nel quadro.
All'udire delle parole di comando "Fermi" e "Presentate le armi", si udirono le note dell'Inno Nazionale di Cuba, seguite da tre scariche di fucileria che risuonarono nella piazza in omaggio ai defunti. La bandiera cubana sventolava a mezza asta, in segno di lutto ufficiale.
Il Generale di Brigata Florencio Navas Guevara, capo dello Stato Maggiore dell'Esercito Orientale, ha pronunciato un discorso in omaggio postumo in cui ha sottolineato il sacrificio e il valore dei combattenti.
"Essi fanno parte della nostra storia e saranno ricordati come esempio di dedizione e coraggio. Oggi e sempre, il loro sacrificio ci ispirerà a proseguire," ha detto Navas Guevara.
"Saranno eternamente ricordati, fanno parte della storia di un grande popolo. Il loro esempio ci ispirerà sempre e oggi l'intera Cuba ci accompagna", aggiunse.
Il tributo si è concluso con la deposizione di fiori davanti a un piedistallo situato accanto ai ritratti dei caduti.
Sia Díaz-Canel che le altre autorità presenti hanno espresso le loro condoglianze ai familiari, i quali hanno anche deposto fiori in tributo ai loro cari.
Dopo questo evento, il popolo di Holguín, rappresentato da studenti, lavoratori e dirigenti locali, ha reso omaggio ai defunti.
In sui social, Díaz-Canel ha espresso che i defunti “sono morti eroicamente e come eroi meritano il nostro omaggio più sincero e il sostegno ai loro cari nel dolore della perdita”.
Un sinistro devastante
Il tragico incidente, avvenuto lo scorso 7 gennaio, ha sconvolto la popolazione locale e ha generato un profondo dolore in tutto il paese. Secondo informazioni ufficiali, il sinistro è stato causato da un incendio che ha scatenato una serie di esplosioni in una struttura dove era immagazzinato materiale bellico "invecchiato".
Le vittime, che includono quattro ufficiali e nove soldati, erano per lo più giovani reclute del Servizio Militare Obbligatorio impegnate in missioni legate alla sicurezza del magazzino.
La conferma dei loro decessi, dopo giorni di incertezza, ha lasciato un vuoto irreparabile nelle loro famiglie e una sensazione di impotenza nella comunità.
Denunce di opacità riguardo all'incidente
Di fronte al silenzio del MINFAR e della stampa ufficiale, diverse voci hanno denunciato l'opacità con cui le autorità hanno gestito le informazioni relative a questo tragico evento.
Attivisti e cittadini hanno messo in discussione perché non sono stati rivelati maggiori dettagli sulle condizioni del magazzino e le possibili negligenze che potrebbero aver contribuito all'incendio.
Questo sentimento di sfiducia si è riflesso anche sui social media, dove in molti hanno chiesto maggiore trasparenza da parte del MINFAR e del governo.
Tributo in assenza: I corpi non sono stati recuperati
La cerimonia di lunedì 20 gennaio è stata caratterizzata dall'assenza dei corpi dei 13 deceduti, che non sono stati recuperati a causa dell'entità del disastro.
Secondo le autorità, le esplosioni e l'incendio successivo hanno reso impossibile il recupero di resti identificabili, una situazione che ha intensificato il dolore dei familiari.
Domenica 19 gennaio, il presidente Díaz-Canel ha decretato una giornata di lutto ufficiale a Cuba, che si è estesa dalle 6:00 del mattino fino alla mezzanotte di lunedì 20. In questo periodo, le bandiere sono state esposte a mezz'asta in tutti gli edifici pubblici e nelle strutture militari del paese.
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