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La Corte Suprema degli Stati Uniti ha emesso questo venerdì una sentenza che supporta una legge che potrebbe obbligare TikTok a sospendere le proprie operazioni nel paese a partire dal prossimo 19 gennaio.
La rete sociale, di proprietà dell'azienda cinese ByteDance, affronta la possibilità di un divieto totale se non completa la sua disconnessione dalla casa madre prima della scadenza.
Il verdetto stabilisce che i 170 milioni di utenti di TikTok negli Stati Uniti potranno mantenere l'applicazione installata sui loro dispositivi, ma dal 19 gennaio non potranno più ricevere aggiornamenti né riscaricarla.
Questo, secondo gli esperti, potrebbe eventualmente portare all'inoperatività della piattaforma.
Il Tribunale Supremo, con una maggioranza conservatrice, ha respinto all'unanimità gli argomenti di TikTok, avallando la costituzionalità della legge.
Nella sua sentenza, la Corte ha sostenuto che “il rischio per la sicurezza nazionale rappresentato dai legami di TikTok con la Cina supera le preoccupazioni sulla limitazione della libertà di espressione dell'applicazione o dei suoi utenti”.
Il governo di Biden, insieme ai legislatori che hanno promosso la norma, insiste sul fatto che lo scorporo di ByteDance è essenziale per garantire la sicurezza dei dati degli utenti statunitensi.
Contesto politico: una transizione presidenziale carica di tensione
Il futuro di TikTok negli Stati Uniti dipende ora in gran parte dalle decisioni del presidente eletto, Donald Trump, che assumerà l'incarico il 20 gennaio, un giorno dopo l'entrata in vigore del divieto.
Durante il suo primo mandato (2017-2021), Trump ha tentato di vietare TikTok per motivi di sicurezza nazionale, ma la sua posizione attuale sembra essere più conciliatoria.
In un recente post sul suo social network Truth Social, Trump ha dichiarato di aver discusso l'argomento con il presidente cinese, Xi Jinping.
La Casa Bianca, guidata dal presidente uscente Joe Biden, ha indicato che l'implementazione della legge sarà nelle mani di Trump.
Tuttavia, il tempo stringe, e TikTok potrebbe decidere di sospendere le proprie operazioni in modo proattivo prima che la normativa entri in vigore.
Durante gli argomenti presso la Corte Suprema, l'avvocato di TikTok ha avvertito che la piattaforma "si spegnerà" se non potrà continuare a operare nel paese.
L'origine del veto: Sicurezza nazionale e tensioni con la Cina
La controversia intorno a TikTok è iniziata nell'aprile del 2024, quando il Congresso ha approvato una legge bipartisan che concedeva a ByteDance un termine di nove mesi per vendere le operazioni di TikTok negli Stati Uniti a un investitore non considerato un "avversario straniero".
L'obiettivo di questa legislazione era proteggere la sicurezza nazionale di fronte al timore che il governo cinese potesse accedere ai dati degli utenti statunitensi o influenzare il dibattito pubblico nel paese.
La legge stabilisce che, se ByteDance non portava a termine la vendita entro il 19 gennaio, TikTok sarebbe stata vietata.
Nonostante le pressioni politiche, ByteDance ha scelto di difendersi in tribunale, sostenendo che un divieto violerebbe il Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, che protegge la libertà di espressione.
Una possibile vendita di TikTok a un acquirente statunitense non sembra imminente.
Sebbene la legge consenta una pausa di 90 giorni nelle restrizioni se si dimostra un progresso verso una vendita, ciò rimane incerto. L'avvocato generale Elizabeth Prelogar, che ha difeso la legge alla Corte Suprema, ha indicato che non è sicuro che la possibilità di una vendita fermi il divieto.
TikTok ha negato ripetutamente le accuse secondo cui potrebbe essere utilizzato come uno strumento del governo cinese. In un comunicato, l'azienda ha sostenuto che la legge mette a rischio la libera concorrenza e l'innovazione tecnologica.
Trump e la continuità di TikTok
Il presidente eletto Trump si trova ora di fronte a una decisione complessa. Da un lato, alcuni importanti senatori repubblicani chiedono misure più incisive contro ByteDance, mentre Trump sembra incline a cercare una soluzione che consenta la continuità della piattaforma, consapevole della sua popolarità tra gli utenti statunitensi, inclusi i suoi 14,7 milioni di follower su TikTok.
In un'intervista recente, il congressista della Florida Mike Waltz, che sarà il prossimo consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, ha affermato che Trump sta esplorando opzioni per garantire che TikTok possa continuare a operare negli Stati Uniti in condizioni sicure.
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