Il segretario ad interim per gli Affari dell’emisfero occidentale degli Stati Uniti, Brian A. Nichols, si è unito questo venerdì alla condanna internazionale per l’incarcerazione dal 11 luglio 2021 dell’oppositore cubano José Daniel Ferrer e di quasi un migliaio di prigionieri politici a Cuba.
"Ci uniamo alla crescente preoccupazione internazionale per la salute di José Daniel Ferrer e condanniamo le orrende condizioni che lui e altri prigionieri politici subiscono. Facciamo appello al governo cubano affinché liberi Ferrer e gli altri quasi 1.000 cubani ingiustamente detenuti", ha espresso Nichols attraverso un messaggio sui social network.
Giovedì il eurodeputato spagnolo Francisco Millán Mon ha alzato la voce anche nel Parlamento Europeo, esortando l'Unione Europea (UE) a prendere misure concrete contro il governo cubano.
Durante la sua intervento di mercoledì, Millán Mon ha chiesto sanzioni per i responsabili di violazioni dei diritti umani nell'isola e ha ricordato la situazione critica di Ferrer come esempio della repressione governativa.
"La situazione a Cuba non è migliorata. Ci sono grandi carenze di cibo, medicinali, luce, acqua, e continuano a non essere rispettati i diritti umani," ha dichiarato il eurodeputato. "Sei mesi fa questo Parlamento ha approvato una risoluzione sull'allarmante aumento del numero di prigionieri politici a Cuba. Un caso particolarmente simbolico è quello di José Daniel Ferrer (...) Rimane in prigione in condizioni deplorevoli e ci sono seri timori per la sua salute," ha aggiunto.
Ferrer, coordinatore dell'Unione Patriottica di Cuba (UNPACU), è stato incarcerato in diverse occasioni a causa del suo attivismo e, secondo rapporti, il suo stato di salute è deteriorato gravemente a causa delle pessime condizioni in prigione.
La detenzione di Ferrer, e la sua situazione come uno dei prigionieri politici più visibili di Cuba, ha spinto numerose organizzazioni internazionali e sostenitori dei diritti umani a richiederne la liberazione.
"È urgente imporre sanzioni contro i responsabili delle violazioni dei diritti umani nell'isola e considerare la sospensione del dialogo politico di cooperazione con Cuba", ha concluso Millán Mon.
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