In mezzo a una grave crisi dei trasporti e alla scarsa disponibilità di carburante, il governo cubano ha annunciato martedì cambiamenti significativi nella politica per la commercializzazione di veicoli a motore, la loro importazione e il trasferimento di proprietà.
Nel programma ufficialista Mesa Redonda, Eduardo Rodríguez Dávila, ministro dei Trasporti, ha annunciato i dettagli dell'aggiornamento, che ha portato a un'importante riduzione dei prezzi dei veicoli importati.
Rodríguez Dávila ha riconosciuto che attualmente le auto vengono vendute a più del 500 per cento del valore, anche se questo cambierà dopo aver menzionato che un'auto che attualmente costa tra 55.000 e 60.000 con le nuove misure costerà circa 15.900.
“Oggi, i veicoli in vendita provengono dall'importazione e altri da quelli che terminano nel noleggio turistico. I prezzi di vendita si formano per correlazione al mercato tra persone naturali e hanno un margine che si aggira attorno al 350%-500%, di cui il 30% è margine commerciale della società di commercializzazione e il resto forma un'imposta speciale che, sebbene venga riscossa in USD o MLC, viene accreditata in moneta nazionale con un tasso di 1x24 in un Fondo che gestisce il Ministero dei Trasporti e che viene utilizzato in diverse destinazioni previste nella procedura approvata”, ha commentato citato da Cubadebate.
Con le nuove disposizioni, tutti i veicoli che saranno venduti in valute convertibili saranno fondamentalmente di importazione, tenendo conto che quelli destinati al turismo avranno altre destinazioni, principalmente in valuta nazionale, ha esposto il portale digitale.
Sulla nuova formazione del totale di vendita di un veicolo determinato, sarà lo stesso per le persone fisiche e giuridiche, il che comporta un altro cambiamento: i prezzi delle auto vendute a Mipymes e a privati si livellano, poiché questi ultimi dovevano pagarli a un prezzo più alto.
"Si forma a partire dal costo di importazione inclusi i dazi, più il margine commerciale del distributore che si riduce dal 30 al 20%, più un'imposta speciale differenziata che va dallo 0 nel caso di un veicolo elettrico assemblato a Cuba, fino al 35% nel caso di un veicolo di alta gamma", ha esposto il ministro.
“Se prendiamo un esempio, per tutti coloro che vogliono comprendere bene quanto costerà un veicolo in valuta estera in futuro a Cuba, possiamo dire che se prendiamo uno che ha un valore fornitore di 10 mila USD, il prezzo di vendita al compratore sarà di circa 15 mila 900 USD, tuttavia, quel stesso veicolo con le attuali regole di formazione dei prezzi costerebbe più di 50 mila USD”, ha riferito.
Le persone fisiche potranno acquistare veicoli a motore presso i rivenditori autorizzati in valuta convertibile: IMPEXPORT e CIMEX S.A., a cui si aggiunge l'azienda mista MCV Comercial S.A.
Un'altra novità è che a quanto stabilito per i ciclomotori e motociclette elettriche, "si potranno importare, inoltre, come bagaglio non accompagnato di passeggero o invio, ciclomotori e motociclette a combustione interna o ibride, con o senza sidecar, nuovi e usati (fino a 10 anni), di fino a 250 cc e tricicli elettrici o ibride, con capacità superiore a due posti o di carico".
Rodríguez ha sottolineato che esigeranno che i veicoli che arrivano nel paese siano in condizioni ottimali di funzionamento, per cui il Ministero dei Trasporti emetterà raccomandazioni ai fornitori affinché sappiano quali marche possono importare.
Ore prima del programma, Eduardo Rodríguez Dávila aveva già condiviso sui social media un gruppo di dati recenti e ha incluso due infografiche che dettagliano come il governo stabilisce i prezzi dei veicoli importati.
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