Nel 2024, Cuba ha registrato 34.648 nascite fino all'11 luglio scorso, un totale di 8.157 in meno rispetto allo stesso periodo nel 2023, secondo i rapporti ufficiali.
La baja si traduce in una caduta di quasi il 20 per cento, secondo il sito ufficiale Cubadebate e i dati esposti dalla dottoressa Catherine Chibás Pérez, capo nazionale del Programma Materno Infantile (PAMI) del Ministero della Salute Pubblica.
Nel rapporto presentato da Chibás alla Commissione della Salute e dello Sport dell'Assemblea Nazionale del Potere Popolare, il paese segnala nuovamente una diminuzione in tal senso, qualcosa che è diventato comune.
Gli effetti della crisi economica e dell'esodo di massa, principalmente di giovani adulti, stanno creando un panorama sempre più critico nella dinamica demografica di Cuba, un paese che nel 2023 ha registrato il tasso di natalità più basso degli ultimi sessant'anni.
Solo 90.300 nascite sono state contate lo scorso anno, 15.000 in meno rispetto al 2020, quando, secondo i dati delle Nazioni Unite, Cuba ha registrato 105.616.
Sul tema, il vicecapo dell'Ufficio Nazionale di Statistica e Informazione (ONEI) di Cuba ha chiesto nel febbraio 2023 di non drammatizzare l'invecchiamento della popolazione nell'isola.
E la popolazione cubana ha mostrato una propensione all'invecchiamento e al declino naturale. Per questo motivo, Juan Carlos Alfonso Fraga, un dirigente dell'organizzazione, ha riconosciuto in un'intervista con AP che il calo del numero di nascite "non è un argomento secondario", ma ha anche dichiarato che non è motivo per "flagellarsi".
La galena ha anche segnalato che il tasso di mortalità infantile fino ad oggi nel 2024 è del 7,4 per ogni mille nati vivi, una cifra superiore rispetto al 7,1 dell'anno precedente.
Tuttavia, l'anno scorso in questa stessa data il regime riportava un tasso di 7,9 (42.805 nati), ovvero superiore a quanto indicato durante questa settimana, il che rappresenta un miglioramento.
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