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Yunaisy Buzón Almaguer, di 54 anni, è deceduta domenica scorsa in un incidente violento nel villaggio di El Llano, nella città di Holguín.
"Il responsabile non aveva alcuna relazione con la signora", hanno affermato dalla pagina Facebook "Desaparecidos dentro di Cuba, siamo la tua voce".
D'altra parte, il profilo sulla stessa rete sociale Cazador-Cazado, associato al Ministero dell'Interno di Cuba, ha evidenziato possibili legami tra la vittima e il responsabile.
Entrambi i profili concordano sul fatto che il nome dell'interessato è Carlos Rodríguez Cruz, conosciuto come "El Burro".
Le fonti indicano che Rodríguez Cruz è conosciuto per la sua cattiva reputazione all'interno della sua comunità.
La madre del responsabile, a quanto pare, è stata quella che gli ha suggerito di consegnarsi alla polizia dopo aver ricevuto una sua chiamata.
L'omicidio di Yunaisy si aggiunge a quello di quasi una trentina di donne dall'inizio del 2024, anche se le piattaforme femministe non lo includono ancora nelle loro statistiche.
La settimana scorsa, gli osservatori sulla violenza di genere YoSíTeCreo in Cuba (YSTCC) e Alas Tensas (OGAT) hanno confermato tre nuovi casi di femminicidi nel paese, tra il 14 e il 16 giugno, e hanno ribadito il loro appello alle autorità affinché attuino “azioni preventive per preservare la vita delle donne e delle altre persone colpite dalla violenza femminicida”.
Un caso esemplare è quello delle segnalazioni emesse per atti di questo tipo; recentemente, l'Ospedale Provinciale Vladimir Ilich Lenin di Holguín ha dovuto rilasciare una nota in cui smentiva un femminicidio avvenuto in una delle sue sale operatorie, un evento denunciato dalla Rete Femminile di Cuba.
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