Un uomo identificato come Alieski Martínez Ferrer continua a essere latitante dopo aver apparentemente assassinato suo figlio di soli cinque anni, Edgar Aliesky Martínez Torres, nel comune di Minas, a Camagüey.
Il crimine – apparentemente un atto di femminicidio vicario – è avvenuto lo scorso 26 novembre.
Secondo i rapporti, Martínez Ferrer ha preso il minorenne dalla casa della nonna materna con l'intento premeditato di togliergli la vita.
Successivamente, la strangolò e fuggì. Durante la sua fuga, aggredì una donna incinta che si dirigeva a una visita medica, abusò di lei e le rubò il telefono cellulare.
La vittima è attualmente ricoverata in condizioni critiche all'Ospedale Materno di Camagüey.
Keilin Torres Varela, madre del bambino, ha espresso il suo dolore e la sua richiesta di giustizia sui social media:
“Quest'uomo deve pagare. Ha ucciso mio figlio, un bambino innocente. È armato ed è molto pericoloso. Per favore, se qualcuno lo vede, avvertite immediatamente. Questo non può rimanere impunito”, ha citato il giornalista indipendente Alberto Arego su Facebook.
La madre ha anche dichiarato di essere sotto custodia della polizia, poiché l'uomo l'aveva minacciata di attaccarla.
I vicini della zona sono terrorizzati, soprattutto coloro che abitano nelle aree rurali, dove si crede che Martínez Ferrer possa essere nascosto. Hanno criticato duramente la mancanza di azioni da parte delle autorità.
“La polizia non ha ancora fatto nulla. Siamo terrorizzati, e quest'uomo sta scappando per i boschi. Abbiamo bisogno che lo catturino subito,” ha commentato un residente di Minas.
La comunità ha lanciato un appello sui social media affinché il caso diventi virale, sperando che le autorità intensifichino le ricerche e che l'accusato venga portato davanti alla giustizia.
Il giornalista José Luis Tan Estrada, in un servizio per Cubanet, ha riferito che il motivo dietro il delitto potrebbe essere il rifiuto di Torres Varela di riprendere la relazione con Martínez Ferrer. Inoltre, i vicini affermano che l'uomo aveva già tentato di ucciderla in passato.
Questo caso non è un fatto isolato. Nei giorni scorsi, un altro filicidio ha sconvolto Cuba, quando un adolescente di 17 anni è stato ucciso dal padre a Las Tunas, in un preoccupante modello di violenza intrafamiliare nell'isola.
Le piattaforme femministe, come Alas Tensas, hanno qualificato l'omicidio del minore come un femminicidio vicario, definito come l'uso della violenza contro terzi, in particolare i figli, per provocare danno psicologico alle donne.
Domande frequenti sul tragico caso di infanticidio a Minas, Camagüey.
Cosa è successo al bambino di cinque anni a Minas, Camagüey?
Il ragazzo, Edgar Aliesky Martínez Torres, è stato assassinato dal proprio padre, Alieski Martínez Ferrer, a Minas, Camagüey. Il padre ha strangolato il minore dopo averlo prelevato dalla casa della nonna materna. Attualmente, l'autore del crimine è latitante.
Cosa si sa sulla posizione dell'assassino?
Alieski Martínez Ferrer, il presunto assassino, è ancora in fuga ed è considerato pericoloso. La madre del bambino ha richiesto aiuto sui social media per la sua cattura, esortando chiunque lo avvistasse a informare le autorità.
Quale sarebbe stato il presunto motivo del crimine?
Secondo le testimonianze raccolte, il motivo del brutale delitto sarebbe stata la negativa della madre del bambino a proseguire la relazione con il padre. L’assassino aveva già tentato di aggredirla in precedenza dopo la fine della loro relazione.
Come viene affrontata la violenza a Cuba?
I casi di violenza, inclusi omicidi e maltrattamenti, stanno diventando sempre più frequenti a Cuba. I social media sono diventati il principale strumento per denunciare questi fatti a causa della mancanza di azioni efficaci da parte del governo.
Qual è il contesto di sicurezza a Camagüey e in altre province cubane?
Camagüey e altre province sono state teatro di vari crimini violenti recenti, inclusi infanticidi e femminicidi. L'aumento dell'insicurezza riflette un panorama preoccupante che le autorità non sono riuscite a controllare in modo efficace.
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