In mezzo a lunghe interruzioni di corrente e all'intenso caldo dell'estate a Cuba, i residenti nella nazione caraibica devono dormire nei portici, sui marciapiedi e persino sulle soglie delle proprie abitazioni.
Il giornalista Yosmany Mayeta Labrada ha affermato su Facebook che a Santiago de Cuba molte persone dormono all'aperto a causa dei frequenti black-out e delle alte temperature notturne.
Le immagini pubblicate mostrano madri con bambini che dormono sui muri adiacenti ai marciapiedi.
Anche in province come Las Tunas, CiberCuba ha constatato che diversi residenti hanno deciso di dormire sulle lastrici (tetti) delle proprie case per sopportare il caldo infernale in mezzo a black-out fino a 15 ore consecutive.
In diverse regioni del paese la situazione energetica ha già scatenato forti proteste.
Il regime assicura che la situazione "è complessa ma temporanea" e si contraddice dicendo che si prevedono manifestazioni a causa dei blackout che ci saranno durante l'estate.
Questo sabato è trapelato che i partecipanti alle recenti proteste a Baracoa per i frequenti blackout sono stati convocati e minacciati dalla Sicurezza dello Stato.
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