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Il governo annuncia la vendita di alimenti a Baracoa dopo le proteste.

Si è proposto di aumentare la vendita di prodotti alimentari e altri vettori energetici per la cottura degli alimenti nella popolazione", riporta la stampa locale.

Autoridades de Baracoa © Primada Visión/Facebook
Autorità di Baracoa.Foto © Primada Visión/Facebook

Dopo le proteste di giovedì contro i black-out nella città di Baracoa, il governo provinciale di Guantánamo ha indicato di aumentare la vendita di alimenti e di forniture che permettano alla popolazione di cucinare più rapidamente.

Secondo una pubblicazione del telecentro locale Primada Visión su Facebook, la direzione del territorio, guidata dal Primo Segretario del Partito, Giennis Paján Cobas, ha analizzato questo venerdì misure e procedure politico-amministrative di fronte all'attuale crisi energetica a Cuba, che il giorno precedente ha provocato forti proteste cittadine in quel luogo.

Si è proposto di aumentare la vendita di prodotti alimentari e di altri vettori energetici per la cottura degli alimenti nella popolazione", specifica la pubblicazione.

Pubblicazione ilFacebook

Esattamente questo venerdì, 17 maggio 2024, la mappa dei report degli spegnimenti di CiberCuba ha rivelato che il comune di Baracoa, nella provincia di Guantánamo, ha subito una delle più lunghe durate medie di spegnimento, con una media di 7,2 ore e un massimo di quasi 15 ore senza corrente elettrica. Oggi sono stati registrati un totale di 1074 report di spegnimenti in tutto il paese.

In quel contesto, i residenti di Baracoa hanno protagonizzato una protesta in strada giovedì sera dopo una giornata di black-out che li ha lasciati senza corrente elettrica per più di 14 ore.

"Baracoa- Cabacu in azione. Chiedono di ripristinare l'elettricità dopo 15 ore senza luce. Nel frattempo, in città, quasi 18 ore senza corrente elettrica", ha denunciato su Facebook l'utente identificata come Yadira Durán Rodríguez.

Video condivisi sui social media hanno mostrato i residenti di Baracoa per le strade, manifestando la loro indignazione per la grave carenza di energia elettrica e la scarsità di cibo che subiscono quotidianamente.

"Vogliamo elettricità e cibo!", si sentì gridare ad alcuni vicini durante le proteste, che sembravano svolgersi in modo pacifico, senza danni né scontri con la polizia.

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