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Il regime cubano ha attaccato questo martedì l'Unione Europea dopo la sua decisione di estendere per un anno le sanzioni imposte a 69 funzionari e sostenitori del mandatario venezuelano Nicolás Maduro, misura che rimarrà in vigore fino al 10 gennaio 2027.
Il cancelliere cubano Bruno Rodríguez Parrilla ha pubblicato sui social media X un messaggio in cui ha definito la proroga delle sanzioni come “contraria al Diritto Internazionale e alla Carta delle Nazioni Unite”.
Asimismo, ha accusato il Consiglio dell'UE di servire "agli interessi aggressivi e neocolonialisti degli Stati Uniti".
"Rifiutiamo la proroga delle sanzioni e delle misure coercitive unilaterali dell'Unione Europea contro il Venezuela, che sono contrarie al Diritto Internazionale e alla Carta dell'ONU. Queste azioni mirano ad aumentare la pressione contro il governo della Rivoluzione Bolivariana e Chavista e servono gli interessi aggressivi e neocolonialisti statunitensi," ha scritto Rodríguez.
Il Consiglio degli Affari Esteri dell'Unione Europea, riunito a Bruxelles il 15 dicembre, ha deciso di mantenere le restrizioni contro figure del regime chavista per “azioni che minano la democrazia, lo Stato di diritto e i diritti umani in Venezuela”.
Le sanzioni includono il congelamento dei beni nel territorio europeo e il divieto di viaggi nei paesi membri. Inoltre, rimangono in vigore l'embargo sulle armi e la restrizione dei dispositivi utilizzati per la repressione interna.
Il comunicato del Consiglio sottolinea che le misure mirano a "sostenere una soluzione negoziata e democratica alla crisi venezuelana" e che la loro revoca dipenderà da "progressi tangibili in materia di diritti umani e Stato di Diritto".
Il sostegno de La Habana al regime di Maduro non è una novità. Sia il governante Miguel Díaz-Canel sia Rodríguez Parrilla hanno espresso pubblicamente il loro supporto al leader chavista, anche di fronte al blocco petrolifero totale imposto dal presidente statunitense Donald Trump.
In dichiarazioni precedenti, Díaz-Canel ha espresso: “Il nostro energico rifiuto del blocco navale del governo degli Stati Uniti contro il Venezuela. Sosteniamo fermamente il presidente Nicolás Maduro, la Rivoluzione Bolivariana e Chavista e la sua Unione Popolare-Militare”.
Il regime cubano, dipendente dal petrolio venezuelano per sostenere il suo sistema energetico in crisi, ha denunciato ripetutamente le sanzioni statunitensi ed europee come “misure coercitive illegali”, sebbene gli organismi internazionali e i governi democratici le considerino una risposta necessaria alle violazioni dei diritti umani commesse dal chavismo.
L'Unione Europea ha mantenuto dal 2017 sanzioni contro funzionari venezuelani coinvolti nella repressione, corruzione e frode elettorale.
La sua estensione coincide con una fase di alta tensione tra Caracas e Washington, dopo che gli Stati Uniti hanno intensificato la pressione per costringere Maduro a lasciare il potere.
Nel frattempo, Cuba continua a essere uno dei principali alleati politici e strategici del chavismo e beneficia della fornitura di petrolio sovvenzionato, nonostante il deterioramento economico in entrambi i paesi.
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