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La compagnia aerea spagnola Plus Ultra, presieduta da Julio Miguel Martínez Sola, è diventata l'esempio più chiaro di come gli interessi politici e il denaro di regimi autoritari possano sostenere un'azienda “tecnicamente in fallimento”.
Con perdite milionarie, aerei obsoleti e una quota di mercato minima, la compagnia continua a volare grazie a capitali legati al chavismo venezuelano, al governo di Teodoro Obiang in Guinea Equatoriale e ai contratti con il regime cubano, ha riportato El País.
Il suo nome è riapparso nei titoli internazionali dopo l'arresto a Madrid del suo presidente, Julio Martínez Sola, e del suo amministratore delegato, Roberto Roselli, accusati di riciclaggio di denaro.
L'operazione, condotta dall'Unità di Criminalità Economica e Fiscale (UDEF) della Polizia Nazionale spagnola, ha incluso la perquisizione della sede centrale della compagnia aerea nella capitale.
Entrambi i dirigenti sono stati rilasciati con misure cautelari, mentre prosegue un'inchiesta sotto segreto istruttorio.
Il caso, rivelato da El País, mira a chiarire se parte dei 53 milioni di euro di denaro pubblico che il Governo di Pedro Sánchez ha destinato al salvataggio di Plus Ultra durante la pandemia sia stata deviata verso reti criminali legate al petrolio e all'oro venezuelano.
Secondo la Procura Anticorruzione, ci sono indizi che i fondi potrebbero essere stati utilizzati per pagare debiti o trasferimenti a PDVSA, la compagnia petrolifera di Stato venezuelana, il che è considerato un uso irregolare del denaro del salvataggio.
Il salvataggio di Plus Ultra è stato uno dei più controversi in Spagna durante la pandemia.
Nel 2021, la compagnia ha ricevuto 53 milioni di euro attraverso la Società Statale per le Partecipazioni Industriali (SEPI), che gestisce il Fondo di Sostegno alla Solvibilità delle Imprese Strategiche.
Ufficialmente, il governo ha sostenuto che la compagnia aerea era “fondamentale” per mantenere i collegamenti con l'America Latina e l'Africa.
Ma la realtà era un'altra: Plus Ultra aveva appena due aerei operativi, rappresentava meno dello 0,1% del mercato spagnolo e concentrava buona parte della sua attività in Venezuela e Cuba, non nel traffico nazionale. Nessuna banca voleva finanziarla, ma lo Stato sì.
Col tempo, il suo azionariato si è spostato verso un nucleo di imprenditori venezuelani legati all'ambiente di Nicolás Maduro, noti come “boliburgueses”: imprenditori arricchiti grazie a contratti pubblici e schemi opachi di importazioni, petrolio e oro.
In parallelo, la compagnia aerea ha esteso le sue operazioni in Guinea Equatoriale, paese governato da Teodoro Obiang, dove mantiene una rotta sovvenzionata tra Madrid e Malabo che, secondo fonti citate da El País, trasporta funzionari e carico ufficiale.
Il caso Plus Ultra riveste un'importanza particolare a Cuba, dove la compagnia aerea ha mantenuto una relazione diretta con il regime.
In tal senso, Plus Ultra è stata contrattata dal governo di Miguel Díaz-Canel per il trasferimento del mandatario e della sua delegazione ufficiale durante il suo viaggio in Medio Oriente nel 2023, utilizzando un Airbus A330-202 il cui noleggio può superare gli 11.000 dollari all'ora di volo.
Quell'aereo sarebbe stato utilizzato per il viaggio della delegazione cubana all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York.
Inoltre, Cubana de Aviación, la compagnia statale del regime, ha fatto affidamento su Plus Ultra per sostenere le sue rotte internazionali.
A causa delle sanzioni, dell'obsolescenza della sua flotta e della mancanza di ricambi, Cubana ha noleggiato diversi aerei, equipaggi e manutenzione da Plus Ultra sotto contratti di wet lease, una modalità in cui la compagnia aerea spagnola fornisce tutte le risorse operative in cambio di un pagamento in valuta estera.
Grazie a quegli accordi, Plus Ultra ha operato voli tra Madrid, L'Avana e Santiago di Cuba, e recentemente anche collegamenti tra Francoforte, Holguín e L'Avana, presentati come un "risultato" dal Ministero del Turismo cubano, sebbene il turismo tedesco sia diminuito di oltre il 40% nel 2025.
La compagnia aerea ha partecipato anche a voli charter dalla Polonia verso Varadero, nell'ambito dei piani ufficiali per sostenere l'alta stagione nonostante il collasso del settore turistico sull'isola.
Questi legami confermano che Plus Ultra è stata una figura chiave nella logistica aerea del regime cubano, operando voli ufficiali, tratte turistiche e missioni speciali. Anche un Airbus A340 della compagnia è stato utilizzato in un volo Madrid–L'Avana–Gabon per trasportare più di 150 medici cubani, nell'ambito delle controverse "missioni mediche" che generano entrate milionarie per lo Stato cubano.
Il modello di Plus Ultra non può essere compreso senza la sua rete di relazioni politiche e finanziarie con Caracas, Malabo e L'Avana.
La sua dipendenza dal capitale venezuelano, i sussidi equatoguineani e i contratti con Cuba l'hanno trasformata in una compagnia aerea che opera sia sul fronte commerciale che su quello geopolitico.
In effetti, diversi dei loro aerei registrati in Spagna sono stati visti operare voli con il nome commerciale di Cubana de Aviación, con livrea spagnola, il che evidenzia la cooperazione diretta tra le due compagnie aeree.
Per i ricercatori spagnoli, quel tipo di operazioni potrebbe celare movimenti finanziari tra aziende e governi sanzionati, sotto l’apparenza di contratti di trasporto aereo o manutenzione tecnica.
La Procura Anticorruzione sospetta che parte del riscatto spagnolo sia stata trasferita su conti in Francia, Svizzera e Panama, attraverso società di facciata collegate a imprenditori venezuelani.
I rapporti dell'UDEF indicano che Plus Ultra potrebbe essere diventato un veicolo per il riciclaggio di denaro proveniente dalla corruzione chavista, utilizzando prestiti incrociati e aziende intermediarie.
Al centro del caso ci sono gli stessi circuiti economici che collegano l'élite chavista e il regime cubano: capitale politico, reti di imprenditori affini e aziende utilizzate come strumenti di riciclaggio di denaro o di ottenimento di valute attraverso rotte commerciali e contratti opachi.
Se l'indagine giudiziaria costringesse Plus Ultra a ridurre le operazioni o a entrare in concordato, Cuba potrebbe perdere una delle sue principali vie aeree con l'Europa.
Con solo due aerei operativi, Cubana de Aviación dipende da aziende come Plus Ultra per mantenere la sua connettività internazionale.
L'impatto sarebbe diretto: riduzione delle frequenze, aumento dei prezzi dei biglietti e maggiore isolamento aereo in un momento di crisi energetica, turistica ed economica senza precedenti nell'isola.
Nel frattempo, la giustizia spagnola avanza in un caso che trascende già l'ambito imprenditoriale.
Plus Ultra è diventata un simbolo del tessuto finanziario che unisce tre dittature —quella venezuelana, cubana ed equatoguineana— con capitali che continuano a fluire in Europa sotto l'apparenza di un'attività legale. E una domanda persiste: come può una compagnia aerea che non ha mai guadagnato denaro continuare a volare, se non con il combustibile delle dittature?
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