I massoni cubani celebrano il 166° anniversario della loro Gran Loggia con un appello all'azione



La Gran Loggia di Cuba ha celebrato il suo 166° anniversario con un gala culturale all'Avana, evidenziando la sua autonomia dopo il riconoscimento del governo. L'evento ha riunito 600 massoni e ha segnato la fine delle tensioni interne.

Gran Loggia di CubaFoto © CiberCuba

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La massoneria cubana si è riunita venerdì scorso per commemorare il 166° anniversario della fondazione della Gran Loggia di Cuba.

Secondo il rapporto per Cubanet della giornalista Camila Acosta, la gala culturale per rendere omaggio alla più antica delle ordini fraterne cubane si è svolta nel Teatro Benito Juárez dell'edificio sede dell'istituzione a L’Avana.

Un totale di 600 massoni di varie logge del paese e rappresentanze di Messico, Italia, Mali e Spagna, insieme a familiari, si sono riuniti all'evento presieduto dal Gran Maestro, José Manuel Valdés Menéndez-Cuesta, e dagli Alti Funzionari della Gran Loggia, nonché dal Sovrano Gran Commendatore del Supremo Consiglio del Grado 33 per la Repubblica di Cuba, José Ramón Viñas Alonso.

“Abbiamo riempito il teatro, poche volte nella storia della massoneria degli ultimi anni si era visto qualcosa del genere. I massoni erano felici, si respirava nell'aria e si sentiva nei commenti; stavamo non solo celebrando il nostro anniversario ma anche la recente vittoria dopo più di un anno di lotta contro le ingerenze del regime cubano”, ha detto a Acosta uno dei presenti.

Da parte sua, il massone Yuniesky Carracedo Ortiz ha assicurato nel suo discorso ai presenti che “ogni crisi è stata un'opportunità per rafforzare la nostra fraternità e riaffermare la nostra missione”.

"Che questo 166° anniversario sia un invito all'azione. Che possa ispirare ognuno di noi a essere agenti di cambiamento nelle nostre comunità. Che ricordiamo sempre gli insegnamenti dei nostri predecessori e che seguiamo l'esempio di coloro che hanno lottato per un futuro migliore per tutti", ha detto.

Carracedo Ortiz ha concluso il suo discorso con un invito a lavorare “insieme per un futuro in cui prevalgano i valori massonici e si costruisca una società più giusta per tutti”.

La Banda Municipale di Regla ha allietato la serata.

La massoneria cubana sembra concludere l'anno felicemente e con la sua autonomia ripristinata dopo il riconoscimento da parte del governo cubano della sua nuova presidenza.

In ottobre, i massoni hanno eletto Manuel Valdés come nuovo Gran Maestro della Gran Loggia di Cuba, in una giornata segnata da tensioni interne e avvertimenti riguardo a possibili interferenze esterne.

Nel 2024, la massoneria cubana è stata colpita dallo scandalo di corruzione che ha coinvolto l'ex Gran Maestro Mario Urquía Carreño.

Il scandalo ha generato una crisi di reputazione all'interno della massoneria cubana, aggravata dall'ingerenza del regime nei suoi affari interni. 

La Gran Loggia di Cuba ha affrontato il discredito pubblico e la divisione interna, oltre all'intervento statale che è stato percepito come un tentativo di controllare l'istituzione.

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