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Mario Urquía Carreño, ex Gran Maestro della Gran Loggia di Cuba, e Airam Cervera Reigosa, ex Gran Tesoriere, hanno restituito questo venerdì un milione di pesos cubani (CUP) all'istituzione massonica, dopo la denuncia di un milionario malversazione presentata dall'attuale direttivo, come confermato dal mezzo indipendente Cubanet.
Il attuale Gran Maestro, Mayker Filema Duarte, ha rivelato in un comunicato ufficiale al quale ha avuto accesso Cubanet che la consegna del denaro è avvenuta alla presenza di funzionari del Ministero dell'Interno, del Ministero della Giustizia e della Banca Nazionale di Cuba, oltre ai dirigenti della Gran Loggia di Cuba, tra cui il Gran Segretario Juliannis Galano Gómez e il Gran Tesoriere Juan Carlos Yero Ramos.
Secondo il rapporto del mezzo indipendente, gli accusati avevano già sottratto almeno 2,1 milioni di pesos mediante manipolazione di estratti conto bancari e falsificazione di fatture, cifra equivalente a oltre 17.600 dollari al cambio ufficiale.
La direzione massonica ha anche informato che nei prossimi giorni potrebbero essere restituiti altri 3 milioni di pesos aggiuntivi, come parte del processo di restituzione.
La ricerca ha rivelato che Cervera Reigosa, in complicità con Urquía Carreño, alterava i registri contabili ufficiali per mascherare le operazioni illecite. Addirittura, hanno istruito la contabile dell'istituzione a registrare come perdita il furto di 2.700 dollari.
Lo scandalo ha incluso incluso denunciato il presunto furto di 19.000 dollari dall'ufficio dell'ex Gran Maestro, denaro appartenente all'Asilo Nazionale Massonico, di cui non è stata ancora fornita spiegazione.
La Gran Loggia di Cuba ha assicurato che, grazie alla denuncia presentata a settembre 2024, è stata evitata la possibile fuga all'estero degli accusati.
Tuttavia, secondo quanto sostenuto da Cubanet, il totale del defalco confermato ammonta a oltre 40.000 dollari, il che ha generato una profonda crisi interna nell'istituzione massonica e il discredito pubblico dei suoi ex dirigenti.
Lo scrittore e massone politico Ángel Santiesteban-Prats si è chiesto in un post su Facebook perché, se "il fatto è già consumato e provato", Urquía e Cervera siano ancora in libertà.
"¿Perché il Ministero della Giustizia lo ha difeso e protetto fino all'ultimo momento in cui è stato costretto a dimettersi dai massoni?, perché se non fosse avvenuta la sua espulsione, fino ad oggi continuerebbero a sostenerlo", ha interrogato e lanciato come ipotesi che il regime stia cercando di dare "un colpo di effetto" alla massa massonica.
La Gran Loggia in dibattito
La masoneria cubana, colpita nel 2024 dallo scandalo di corruzione che ha coinvolto l'ex Gran Maestro Mario Urquía Carreño, vive oggi una grande crisi. Ma questa volta, la risposta è stata diversa: unità, mobilitazione e difesa dei suoi principi fondatori.
Lo scandalo ha provocato le dimissioni forzate di Urquía Carreño come Gran Maestro, anche se l'ambiente interno è rimasto fortemente diviso.
Il suosuccessore, Mayker Filema Duarte, ha denunciato pubblicamente la frode. La restituzione di un milione di pesos ad agosto 2025 da parte di Urquía e Cervera, alla presenza delle autorità del MININT, del Ministero della Giustizia e della Banca Nazionale di Cuba, non ha placato l'indignazione, poiché resta ancora da chiarire il destino di diversi milioni in più.
Domande frequenti sulla crisi della Gran Loggia di Cuba e sullo scandalo di corruzione
Cosa è successo con la Gran Loggia di Cuba e l'ex Gran Maestro Mario Urquía Carreño?
Mario Urquía Carreño e Airam Cervera Reigosa, ex dirigenti della Gran Loggia di Cuba, hanno restituito un milione di pesos dopo essere stati accusati di un misappropriazione di almeno 2,1 milioni di pesos, il che ha generato una crisi interna nell'istituzione massonica.
Come ha influenzato questo scandalo la massoneria a Cuba?
Il scandalo di corruzione ha generato una crisi di reputazione all'interno della massoneria cubana, aggravata dall'interferenza del regime nei suoi affari interni. La Gran Loggia di Cuba affronta una perdita di credibilità pubblica e una divisione interna, oltre all'intervento statale che è stato percepito come un tentativo di controllare l'istituzione.
Qual è stata la risposta del Ministero della Giustizia di fronte alla situazione nella Gran Loggia?
Il Ministero della Giustizia è stato accusato di intervenire negli affari interni della massoneria, sostenendo Mayker Filema Duarte, che si è rifiutato di lasciare l'incarico di Gran Maestro dopo essere stato destituito. Tuttavia, il ministro della Giustizia ha negato qualsiasi interferenza statale, sostenendo che la situazione è una questione interna della massoneria.
Quali misure hanno adottato i massoni per affrontare la crisi nella Gran Loggia?
I massoni hanno scelto l'unità e la mobilitazione per difendere i loro principi fondativi e l'autonomia della loro istituzione. Hanno effettuato proteste e manifestazioni per chiedere la destituzione di leader imposti e hanno denunciato pubblicamente l'intromissione del governo.
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