Ordinano di spegnere le telecamere: Testimonianze rivelano l'"élite cubana" che cena nei ristoranti della figlia di Carlos Lage



Nuove denunce rivelano che i ristoranti di Cristina Lage a L'Avana sono frequentati dall'élite politica cubana, che richiede di spegnere le telecamere per nascondere le loro lussuose cene, riflettendo una disuguaglianza sociale.

Raúl Guillermo Rodríguez Castro, alias El Cangrejo, e facciata del ristorante Woow.Foto © Collage/Redes Sociales e Instagram/restaurantewoow

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Nuove voci iniziano a emergere dopo la recente inchiesta che ha svelato i lussuosi affari gastronomici di Cristina Lage Codorniú, figlia dell'ex vicepresidente cubano Carlos Lage Dávila.

I lavoratori dei ristoranti legati alla giovane assicurano che, tra i clienti abituali, figurano membri dell'élite politica e militare cubana, che arrivano accompagnati da un protocollo tanto rigido quanto rivelatore: le telecamere devono essere spente ogni volta che entrano, affinché non rimanga traccia della loro visita.

Le denunce sono state diffuse dal giornalista Mario J. Pentón, che ha spiegato che i dipendenti di Sensacioones, Woow e Nao Habana, locali associati al gruppo imprenditoriale Group Tentacioones SRL, di proprietà di Lage Codorniú e di suo marito Orlando Alain Rodríguez Leyva, descrivono un modello di “clienti intoccabili”.

Captura di Facebook/Mario J. Pentón

Tra di loro menzionano il figlio di Rubén Remigio Ferro, presidente del Tribunale Supremo Popolare, e il nipote di Raúl Castro, conosciuto come El Cangrejo, indicato come uno di coloro che richiede di disconnettere il sistema di sorveglianza al suo arrivo.

Mentre milioni di cubani continuano a fronteggiare un'economia paralizzata, blackout, salari insufficienti e l'impossibilità di permettersi prodotti di base come un cartone di uova, questa nuova élite si gode cene che possono raggiungere cifre da lusso in una città che sta cadendo a pezzi.

L'indagine di Martí Noticias aveva già rivelato che Group Tentacioones SRL opera come il volto imprenditoriale dietro ristoranti che promuovono un “esperienza culinaria di classe mondiale”, con menu in dollari e uno stile che contrasta aggressivamente con la vita quotidiana della popolazione.

Il gruppo assicura sul suo sito web che i locali sono “il sogno materializzato di una famiglia appassionata per l'ospitalità”, senza menzionare chi siano i proprietari. Tuttavia, nei social media delle attività risulta etichettata Cristina Lage.

Il reportage indica anche che la figlia dell'ex vicepresidente viaggia frequentemente negli Stati Uniti e in Europa, presumibilmente con un visto statunitense, e descrive la sua vita tra viaggi, affari esclusivi e reti di contatti che, secondo le fonti citate, le permettono di operare senza ostacoli all'interno di Cuba.

Tanto Martí Noticias che altre fonti segnalano che non ci sono informazioni ufficiali disponibili riguardo alla titolarità dei ristoranti, un vuoto attribuibile all'opacità del sistema. Non c'è stata nemmeno risposta da parte di Lage Codorniú alla richiesta di commenti.

La polemica emerge in un momento in cui la figura di Carlos Lage continua a essere segnata dalla sua caduta in disgrazia nel 2009, quando Raúl Castro lo accusò di cedere alle "mieles del potere".

Oggi, mentre sua figlia gestisce affari privati di lusso nel cuore dell'Avana, le testimonianze su privilegi, connessioni e cene segrete riaccendono il dibattito sulla nascita di una nuova classe privilegiata sotto la protezione del potere, in un'isola dove la grande maggioranza fatica a sopravvivere.

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Redazione di CiberCuba

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