Un esempio di trasformazione "revolutionaria" è stato fornito dal governo dell'Avana come parte della sua campagna di igienizzazione chiudendo i locali di un edificio in pericolo di crollo dove si accumulavano rifiuti.
Questa mostra di ingegneria rivoluzionaria a Centro Habana sembra dirci che se l'edificio affonda, la soluzione è chiudere i piani bassi e aspettarsi il peggio.
Tuttavia, l'Assemblea Municipale del Potere Popolare Centro Habana ha pubblicato immagini del cambiamento con il seguente post: “Si trasforma l'angolo tra San Miguel e Belascoaín, circoscrizione # 50, Consiglio Popolare Dragoni”.
“Si chiudono i locali dell'antico edificio inabitabile che generava indisciplina sociale e una vasta produzione di rifiuti solidi”, aggiunge il post.
Per il governo di Centro Habana, si tratta di rispondere “a una richiesta della popolazione, riguardante un tempo un punto di scarico di rifiuti. In altre occasioni si è lavorato con risorse manuali, ma era necessaria la sua intervento con mezzi meccanizzati.”
“A partire da oggi sarà un angolo pulito, verranno collocati nuovi serbatoi”, conclude il post senza un briciolo di ironia.
L'edificio "trasformato" è da anni in pericolo di crollo, secondo le denunce fatte dai vicini dal 2020.
A settembre scorso, l'utente Carlos Espinosa Betancourt ha condiviso nel gruppo di Facebook Maravilloso Malecón una denuncia accompagnata da immagini scioccanti, definendo la scena "apocalittica" e paragonandola a uno scenario da "zombie".
La pubblicazione è stata rinforzata dalla fotografa Marta Rojas, che ha catturato la magnitudine dell'abbandono.
La situazione si protrae da diversi anni, mentre il passare del tempo non fa altro che aggravare il rischio. La spazzatura, i detriti e il deterioramento strutturale trasformano l'immobile in una trappola mortale, visibile a tutti e sottoposta all'indifferenza delle autorità locali.
Una storia vecchia
Dal febbraio 2020, la stampa ufficiale ha dato risalto alla denuncia presentata da Elvira López Pena, che ha scritto alla sezione Acuse di Recibo di Juventud Rebelde per esprimere la sua preoccupazione riguardo al pericolo che rappresenta lo stato costruttivo dell'immobile per i pedoni e le auto che transitano da lì.
"Per Belascoaín transitano autobus (come le linee P9 e P6) e camioni di grande peso che fanno vibrare la strada," ha segnalato il mittente, che ha dichiarato di essere preoccupato per il pericolo che ciò rappresenta.
Vale la pena ricordare che tre minori, di età compresa tra i 10 e gli 11 anni, sono morti nel 2020 dopo che un balcone è crollato su di loro all'incrocio tra le strade Revillagigedo e Vives, nel quartiere di Jesús María, un evento che ha colpito non solo i familiari e i vicini della zona, ma anche i cubani dentro e fuori dall'isola.
Domande Frequenti sui Problemi Strutturali e di Spazzatura a Centro Habana
Qual è la situazione attuale dell'edificio all'angolo tra San Miguel e Belascoaín?
L'edificio è in pericolo di crollo e il governo ha chiuso i piani terranei come misura temporanea per controllare l'accumulo di rifiuti. Tuttavia, questa azione è stata criticata per non affrontare il problema strutturale alla radice.
Quali misure ha adottato il governo cubano di fronte al rischio di crolli a L'Avana?
Il governo ha intrapreso misure insufficienti e in molti casi reattive di fronte ai crolli. La mancanza di manutenzione e l'assenza di soluzioni abitative efficaci sono stati punti critici evidenziati dai cittadini, che denunciano la mancanza di risposte concrete da parte dello Stato.
Come influisce l'accumulo di spazzatura sulla crisi strutturale a L'Avana?
L'accumulo di spazzatura aggrava il problema dei crolli, ostruendo le scariche e aggravando l'insalubrità nelle zone colpite. Questa situazione è esacerbata dalle piogge, che trasformano le strade in fiumi di rifiuti, mettendo a rischio la salute e la sicurezza degli abitanti.
Cosa hanno espresso i cittadini riguardo alla gestione governativa di questa crisi?
I cittadini hanno espresso la loro frustrazione e preoccupazione per la gestione governativa di fronte a questa crisi. Le denunce sui social media evidenziano l'inazione e l'abbandono da parte dello Stato, così come la mancanza di un piano integrale per prevenire e rispondere ai crolli e all'accumulo di spazzatura.
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