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Un fulmine ha colpito questo lunedì la parte superiore dell'edificio situato in Reina 158, tra San Nicolás e Rayo, nel municipio di Centro Habana, che in passato ha ospitato la sede del defunto quotidiano El País.
La scarica elettrica ha provocato la caduta di frammenti della cornice sulla via pubblica, generando allerta tra i passanti della zona. I testimoni hanno assicurato che, dopo il fragore, diversi pezzi di muratura sono caduti sulla carreggiata, senza che al momento siano stati segnalati feriti.
In immagini diffuse su social media dal Consiglio Popolare di Amministrazione Municipale (CAM) di Centro Habana si osservano pietre di grandi dimensioni sul pavimento bagnato dalla pioggia, mentre ciclisti e pedoni transitavano a pochi metri dal pericolo.
El fabbricato, opera degli architetti Cristóbal Díaz e Rafael de Cárdenas e inaugurato nel 1941, rappresenta uno degli esempi di Art Déco nella capitale cubana.
In questa facciata spiccano i rilievi dello scultore Cándido Álvarez Moreno, dedicati ai trasporti e alle comunicazioni. Tuttavia, il passare del tempo, la mancanza di manutenzione e i saccheggi lo hanno trasformato in una rovina che minaccia la sicurezza di coloro che transitano per la trafficata Calzada de la Reina.
Durante decenni, l'edificio è stato simbolo di modernità e della forza del giornalismo cubano. Dopo la scomparsa del quotidiano El País, vi ha funzionato la tipografia 'José Luis Gómez', fino a quando il locale è stato chiuso e lasciato all'abbandono.
I residenti della zona ricordano che nel 2019 diverse famiglie senza casa occuparono l'immobile in cerca di un luogo dove vivere, anche se furono sgomberate dalla polizia pochi giorni dopo.
Gli esperti in patrimonio hanno avvertito del deterioramento dell'immobile, considerato un simbolo architettonico che dovrebbe essere salvaguardato. Tuttavia, l'impatto del fulmine e i nuovi distacchi si aggiungono alla lista dei danni che minacciano di accelerare la sua distruzione definitiva.
Fino alla chiusura di questo articolo, le autorità municipali non avevano fornito informazioni sulle misure di sicurezza né sul destino dell'edificio, che si trova in uno stato di grave deterioramento e rappresenta un rischio latente per gli habaneri.
Contesto storico: El País, la stampa cubana e l'Art Déco a L'Avana
Il quotidiano El País
Fondato nel 1902, poco dopo l'istituzione della Repubblica, il quotidiano El País è stato uno dei principali giornali della prima metà del XX secolo a Cuba.
La sua linea editoriale difendeva una posizione liberale e critica nei confronti del potere politico, diventando un punto di riferimento per i settori urbani interessati alla vita pubblica e alla modernizzazione del paese. Dalle sue pagine si sono discussi temi di politica, economia e società, e ha avuto una grande influenza sull'opinione pubblica fino a metà degli anni '50.
La tipografia e la redazione del giornale si trasferirono nel 1941 in un moderno edificio sulla Calzada de la Reina, simbolo del suo peso mediatico e della sua scommessa per la modernità.
Dopo il 1959, come avvenne con altri giornali indipendenti, El País fu chiuso e il suo edificio passò in mani statali, perdendo la sua funzione originale come spazio di stampa libera.
La stampa a Cuba negli anni '40 e '50
Durante questi decenni, L'Avana disponeva di una stampa diversa e vibrante, che includeva titoli come Diario de la Marina, Información, Avance, El Mundo e Prensa Libre. La competizione tra i quotidiani generava un ambiente di pluralità, con redazioni moderne e tirature che rivalizzavano in circolazione.
Questi giornali non solo informavano, ma segnavano anche l'agenda politica e culturale del paese, riflettendo un panorama di libertà informative che contrasta con la realtà attuale dell'isola.
L'Art Decò a Cuba
Il edificio di El País si inserisce nel movimento Art Decó, che ha avuto grande impatto all'Avana tra gli anni '30 e '50. Questo stile architettonico, originario della Francia, si caratterizzava per l'uso di linee geometriche, rilievi ornamentali e materiali moderni come l'acciaio e il vetro.
La Habana è diventata una delle città con il maggior numero di edifici in stile Art Déco in America Latina, con esempi emblematici come il Palazzo Bacardí, il Teatro America, l'Hotel Sevilla e numerosi cinema e residenze.
Nel caso dell'immobile di Reina 158, i suoi rilievi scultorei e il suo design imponente cercavano di distinguersi in un contesto urbano dominato fino ad allora dall'eclettismo e dall'eredità coloniale.
Oggi, tuttavia, gran parte di quel patrimonio Art Decò affronta l'abbandono e la minaccia del crollo, come avviene con il vecchio sede di El País.
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