Agenti del Servizio di Immigrazione e Controllo delle Dogane (ICE) hanno arrestato a New Orleans Jorge Luis Díaz García, un cittadino cubano con un trascorso criminale negli Stati Uniti che include accuse di aggressione automobilistica, quattro reati di reckless endangerment —guida imprudente con rischio per terzi— e guida in stato di ebbrezza.
L'arresto, avvenuto questa settimana senza incidenti, fa parte della campagna federale "Lo peor de lo peor", che si concentra sull'identificazione e l'espulsione di stranieri considerati ad alto rischio per la sicurezza pubblica. ICE non ha precisato la data esatta della detenzione, ma ha confermato che è stata eseguita nei primi giorni di agosto in Louisiana.
L'ufficio regionale dell'ICE ha comunicato che Díaz García sarà messo a disposizione di un giudice dell'immigrazione e che il suo caso entrerà in fase di deportazione. Come accade con altri migranti cubani con precedenti penali, l'esecuzione dell'espulsione dipenderà dalla risposta del regime di La Habana, che in numerose occasioni rifiuta di accogliere cittadini con un passato criminale.
Nel medesimo operazione sono stati arrestati Eduardo Fundora Setién, di 59 anni, con condanne per aggressione domestica, e Eduardo Luis Machín Pozo, con un ampio elenco di reati legati alla droga. Entrambi i casi si sommano a quello di Díaz García all'interno della strategia dell'ICE per rimuovere dalla circolazione immigrati che, secondo l'agenzia, rappresentano una grave minaccia.
Secondo rapporti recenti, almeno sette cubani con precedenti penali sono stati arrestati dall'ICE a New Orleans nelle ultime settimane, il che riflette un aumento della sorveglianza in quella città.
A livello nazionale, il Dipartimento della Sicurezza Nazionale (DHS) stima che esistano più di 42.000 cubani con ordini di deportazione finale negli Stati Uniti, anche se molti non sono stati rimossi perché L'Avana si rifiuta di accettarli.
Le cifre complessive mostrano l'entità delle operazioni: solo tra gennaio e giugno di quest'anno, ICE ha effettuato più di 129.000 arresti di immigrati, e nelle ultime otto settimane sono stati registrati altri 50.000.
La maggior parte dei detenuti sono cittadini messicani e centroamericani, ma i cubani iniziano a comparire sempre di più nelle statistiche.
L'ultimo volo di rimpatrio verso Cuba ha trasportato 118 persone, tra cui 96 uomini e 22 donne. Nei casi in cui il regime cubano rifiuta di accettare i rimpatriati con precedenti penali, Washington considera il trasferimento verso paesi terzi con i quali mantiene accordi di cooperazione migratoria.
ICE ha ribadito che continuerà ad utilizzare "tutti gli strumenti legali disponibili" per mantenere fuori dagli Stati Uniti gli immigrati irregolari con precedenti penali e ha esortato coloro che hanno procedure aperte a cercare consulenza legale.
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