La Procura richiede 15 anni di carcere per un cubano per aver “ultrajato” un'immagine di Fidel Castro a Sancti Spíritus

La procura cubana chiede 15 anni di carcere a un giovane per aver oltraggiato l'immagine di Fidel Castro a Sancti Spíritus, in una punizione che sembra mirare a essere esemplare piuttosto che proporzionata alla gravità reale dei fatti.

Il regime punisce severamente un giovane che ha oltraggiato l'immagine del dittatore Fidel CastroFoto © Collage Cubadebate e Facebook / La mia lealtà acclarata

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La Fiscalía cubana ha richiesto una condanna di 15 anni di privazione della libertà contro un giovane accusato di "ultraggio" a un'immagine di Fidel Castro nei pressi della Terminal degli Autobus Intermunicipali di Sancti Spíritus.

In un post su Facebook, il profilo ufficiale Mi lealtad acrisolada ha informato che all'accusato viene anche imputato il vandalismo di un ambulatorio medico, avvenuto giorni prima dell'incidente con l'immagine del dittatore cubano.

Captura Facebook / La mia lealtà cristallina

“La giustizia rivoluzionaria ha dato una risposta contundente: la Procura ha richiesto 15 anni di privazione della libertà per il responsabile”, ha osservato il messaggio del profilo portavoce del regime, che non fornisce dettagli sull'identità del giovane né sulle prove presentate durante il processo.

Inoltre, ha accompagnato la pubblicazione con un'immagine censurata del presunto colpevole del “grave oltraggio” all'immagine del dittatore.

Il profilo ufficialista ha qualificato i fatti come “atti promossi e finanziati dall'estero” e ha ribadito che a Cuba “il vandalismo e l'aggressione ai nostri simboli comportano severe conseguenze legali”.

La richiesta di una pena di fino a 15 anni per vandalismo e “grave oltraggio” all'immagine del dittatore sembra rispondere più a un intento di monito politico che alla reale gravità dei fatti.

“Che non ci siano dubbi: non ci sarà impunità per coloro che, al servizio del nemico, tenteranno di distruggere l'unità della Patria”, avverte il testo, con un tono che riflette la narrativa repressiva che il regime utilizza abitualmente per giustificare punizioni sproporzionate contro voci dissidenti o atti di inconformità sociale.

Questo caso si aggiunge a un lungo elenco di severe condanne inflitte dalle autorità cubane a cittadini accusati di esprimere discontento verso figure o simboli del regime, in un contesto di crescente repressione e criminalizzazione della dissidenza.

Anche se esagerata la "giustizia cubana", non è la prima volta che il regime ricorre a questo tipo di misura esemplare. A gennaio, i giovani cubani Félix Daniel Pérez Ruiz e Cristhian de Jesús Peña Aguilera sono stati condannati rispettivamente a cinque e quattro anni di carcere per una pubblicazione su Facebook in cui mostravano il loro dissenso nei confronti del regime di Miguel Díaz-Canel.

En giugno scorso, la procura cubana ha richiesto una pena di 10 anni di carcere per Alexander Verdecia Rodríguez, attivista e coordinatore dell'Unione Patriottica di Cuba (Unpacu) nel municipio di Río Cauto, provincia di Granma, per aver pubblicato critiche al governo cubano sui social media.

Domande frequenti sulle condanne a Cuba per oltraggio e dissidenza

Perché è stata richiesta una condanna di 15 anni per un giovane cubano per aver "ultrajato" un'immagine di Fidel Castro?

La Procura cubana ha richiesto una condanna di 15 anni di carcere contro un giovane per aver "ultraggiato" un'immagine di Fidel Castro a Sancti Spíritus. Questo tipo di condanne severe tende a riflettere un tentativo da parte del regime di dissuadere la dissidenza e punire le espressioni di disaccordo politico. Questo caso si inserisce in un contesto di crescente repressione verso coloro che criticano il regime cubano.

Quali altre sentenze simili sono state emesse a Cuba per aver espresso opinioni contro il governo?

In Cuba, sono state registrate molteplici sentenze severe per motivi politici, come nel caso di Alexander Mario Fábregas Milanez, condannato a sette anni di carcere per aver criticato il governo sui social media. Queste sentenze riflettono l'uso del sistema giudiziario cubano per silenziare voci critiche. Altri casi includono condanne di 5 e 4 anni di carcere per giovani che hanno espresso il loro disaccordo su Facebook.

Come giustifica il governo cubano questo tipo di condanne?

Il governo cubano giustifica queste condanne sostenendo che atti di vandalismo o critiche al regime sono promossi e finanziati dall'estero, cosa che considerano una minaccia alla stabilità del paese. Si sostiene che queste azioni siano tentativi di distruggere l'unità della patria, utilizzando una narrativa di difesa nazionale per legittimare la repressione della dissidenza.

Quale impatto hanno queste condanne sulla popolazione cubana?

Le condanne severi per coloro che esprimono opinioni critiche al regime cubano generano un clima di paura e repressione tra la popolazione. Questo rafforza l'autocensura e limita la libertà di espressione, poiché le persone temono di affrontare conseguenze legali sproporzionate per manifestare il loro discontento per la situazione politica ed economica del paese.

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Redazione di CiberCuba

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