Meliá riporta una significativa diminuzione a Cuba e non vede segnali di ripresa

Meliá Hotels affronta sfide a Cuba, con un calo del 20,8 % nei ricavi per stanza e una diminuzione del 12 % nei voli. Problemi di approvvigionamento e bassa domanda aggravano la situazione senza segnali di miglioramento.


Il gruppo alberghiero spagnolo Meliá Hotels International ha riportato una significativa diminuzione delle sue operazioni a Cuba durante il primo trimestre del 2025, secondo il suo rapporto intitolato "Risultati del Primo Trimestre 2025".

Mientras la compagnia ha mostrato una performance positiva in tutte le altre regioni, Cuba si è distinta per la sua performance negativa, influenzando direttamente i ricavi complessivi dell'azienda.

Il rapporto rivela che i ricavi consolidati del gruppo sono aumentati dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, escludendo le plusvalenze. Tuttavia, questo miglioramento è stato offuscato da una diminuzione dei ricavi derivanti dal modello di gestione, specialmente a Cuba. L'impatto negativo sull'isola è attribuito a molteplici fattori:

  • Problemi di approvvigionamento e scarsità di energia: La situazione rimane complicata, senza chiari segni di miglioramento.
  • Riduzione della domanda turistica: La copertura mediatica negativa ha influenzato la percezione della destinazione cubana, riducendo l'arrivo di turisti da mercati chiave durante l'alta stagione.
  • Riduzione delle operazioni aeree: Le operazioni aeree verso Cuba sono diminuite di circa il 12%, con alcune connessioni annullate.
  • Minore occupazione e tariffe più basse: L'occupazione alberghiera a Cuba è scesa al 40,5 %, con una diminuzione di 6,4 punti percentuali rispetto all'anno precedente. Il ricavo per stanza disponibile (RevPAR) è crollato del 20,8 %, fermandosi a 37,6 euro.

Il documento dettaglia che paesi come il Regno Unito, Belgio e Argentina hanno cancellato le loro connessioni aeree con Cuba.

Altre regioni hanno notevolmente ridotto la loro capacità, il che ha aggravato la situazione del settore turistico nell'isola.

Il rapporto avverte che per invertire questa tendenza è cruciale trovare una soluzione al problema aereo, stimata in una riduzione del 20 % rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

In termini finanziari, Meliá ha subito una riduzione di circa 5 milioni di euro nei ricavi provenienti da onorari di terzi derivanti dal suo modello di gestione, a causa del basso rendimento a Cuba.

L'azienda riconosce che la situazione a Cuba rimane difficile e non si vedono segni chiari di ripresa a breve termine.

Nonostante il panorama negativo riportato da Meliá, il mezzo ufficiale Granma ha recentemente pubblicato che diversi hotel a Cuba, compresi alcuni gestiti dall'azienda spagnola, sono stati riconosciuti tra i migliori dei Caraibi.

Questo riconoscimento che segnala registrazioni del sito specializzato Tripadvisor, contrasta con la percezione internazionale e le difficoltà riportate dalle stesse aziende che operano nell'isola.

In un'intervista del 2024, Gabriel Escarrer, presidente di Meliá Hotels International, ha affermato che l'azienda è impegnata nelle sue operazioni a Cuba e che devono essere "nelle difficoltà e nei momenti belli".

Sin embargo, ha riconosciuto le complessità del mercato cubano, dove fattori come la mancanza di forniture, la scarsità di energia e le restrizioni economiche hanno complicato significativamente le operazioni.

"Cuba è una destinazione strategica per noi, ma sappiamo che dobbiamo essere qui sia nei momenti buoni che in quelli cattivi. Questa è sempre stata la nostra filosofia", ha dichiarato Escarrer in quella occasione, sottolineando che il gruppo continuerà a operare nell'isola, ma adeguando le proprie strategie per adattarsi alle circostanze mutevoli.

Recientemente, Meliá ha celebrato 35 anni di operazioni a Cuba in un contesto caratterizzato da critiche. La compagnia è stata oggetto di interrogativi per la sua alleanza con il governo cubano, soprattutto da parte di organizzazioni che sottolineano le condizioni lavorative dei dipendenti e la mancanza di trasparenza nelle relazioni commerciali.

L'azienda continua a gestire numerosi hotel sull'isola, gestendo importanti proprietà in destinazioni come Varadero, L'Avana e Cayo Coco.

Domande frequenti sulla crisi del turismo a Cuba e l'impatto su Meliá Hotels International

Perché Meliá Hotels International sta vivendo una diminuzione delle sue operazioni a Cuba?

Meliá Hotels International riporta una significativa diminuzione delle sue operazioni a Cuba a causa di problemi di approvvigionamento, carenza di energia, riduzione della domanda turistica e diminuzione delle operazioni aeree verso l'isola. Questi fattori hanno colpito direttamente i ricavi dell'azienda, con un basso tasso di occupazione alberghiera e tariffe ridotte.

Quali sono i principali fattori che contribuiscono alla crisi del turismo a Cuba?

La crisi del turismo a Cuba è dovuta alla diminuzione dei visitatori da mercati chiave come Canada e Russia, alla scarsità di beni di prima necessità, ai frequenti blackout e al deterioramento dell'infrastruttura alberghiera. Inoltre, la concorrenza di altre destinazioni caraibiche che offrono servizi e prezzi migliori influisce anche sull'arrivo dei turisti.

Qual è l'impatto della crisi turistica sull'economia di Cuba?

La caduta del turismo ha avuto un impatto significativo sull'economia cubana, riducendo i ricavi del settore da 3.185 milioni di dollari nel 2019 a soli 1.216 milioni nel 2023. Questo influisce gravemente su uno dei tradizionali motori economici del paese, complicando la ripresa economica post-pandemia.

Quali misure sta adottando Meliá per affrontare la situazione a Cuba?

Meliá continua impegnata con le sue operazioni a Cuba e cerca di adattare le sue strategie per far fronte alle circostanze in cambiamento. L'azienda continua a gestire numerosi hotel sull'isola, cercando di mantenere la sua presenza nonostante le difficoltà.

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Redazione di CiberCuba

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