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La Fundación Nazionale Cubano Americana (FNCA) ha espresso profonda preoccupazione per la recente decisione del presidente Donald Trump di tagliare i fondi destinati alla Voce delle Americhe, il che impatta direttamente le operazioni di Radio Martí.
Secondo l'organizzazione, questa misura mette in pericolo il lavoro di un mezzo che per decenni ha servito come una fonte di informazione vitale per il popolo cubano, denunciando gli abusi del regime castrista e dando potere ai cittadini nella lotta per i propri diritti.
Radio Martí, fondata nel 1983 grazie alla visione di Jorge Mas Canosa e all'approvazione del Radio Broadcasting to Cuba Act, è stata un bastione informativo per i cubani dentro e fuori dall'isola, ha sottolineato la FNCA.
Sin dalla sua creazione, ha svolto un ruolo fondamentale nel diffondere notizie censurate dal governo cubano e ha permesso di rendere visibile la crisi politica, economica e sociale che il paese sta affrontando.
Un futuro incerto per Radio Martí
La riduzione dei fondi avviene in un momento critico per l'isola, con disconnessioni totali di internet, interruzioni di elettricità superiori alle 48 ore, scarsità di cibo e medicine, e un'escalation repressiva contro la dissidenza.
La FNCA ha avvisato che questa decisione potrebbe tradursi nel indebolimento o nella chiusura definitiva di Radio Martí, qualcosa che il regime cubano ha cercato di ottenere per anni e che inizia a festeggiare come una vittoria, così come il congelamento dei fondi della USAID che impattano direttamente sulla stampa indipendente cubana e sulle organizzazioni della società civile.
La crisi presso l'emittente si è riflessa nelle recenti decisioni amministrative che hanno portato al licenziamento di massa di dipendenti e collaboratori.
Secondo informazioni provenienti da fonti vicine al medium, il personale di Radio y TV Martí affronta licenziamenti dopo l'ordine presidenziale che smantella l'agenzia che gestisce il medium, in mezzo a accuse di presunto spionaggio e presunta cattiva gestione delle risorse.
FNCA esorta Trump a revocare la decisione
La FNCA, attraverso il suo presidente Francisco "Pepe" Hernández e il suo chairman Jorge Mas Santos, ha lanciato un appello urgente a Trump affinché riveda la sua decisione.
"Abbandonare il popolo di Cuba in queste circostanze non è coerente con i principi umanitari che hanno caratterizzato questa grande nazione", ha sottolineato il comunicato dell'organizzazione.
Si bien la FNCA ha riconosciuto gli sforzi dell'amministrazione Trump nella lotta contro la dittatura castrista, ha insistito sul fatto che l'esistenza di Radio Martí è cruciale per questo obiettivo. "Il popolo cubano ha bisogno, oggi più che mai, del sostegno e della solidarietà degli Stati Uniti", conclude la dichiarazione.
Con l'incertezza sul futuro di Radio Martí, i licenziamenti in corso e il rischio di chiusura imminente, la decisione di Trump ha suscitato un forte dissenso all'interno della comunità esiliata e nelle organizzazioni che difendono la libertà di informazione a Cuba da decenni.
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