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Altri due detenuti cubani sono deceduti nel carcere di Boniato, a Santiago di Cuba, questo sabato, portando il numero delle morti in quella prigione a otto dall'inizio del 2025, ha denunciato l'organizzazione non governativa Cubalex.
I decessi di Giovanis Ferrer Verdecia, di 46 anni, e di Israel Cabrera, sono avvenuti entrambi il 1° marzo scorso, in “condizioni disumane”, ha avvertito in un comunicato l'ONG per i diritti umani e consulenza legale.
Ferrer, alias "El Menor", originario di Ramón de Guaninao, nel comune di Palma Soriano, era recluido nel distaccamento n. 16 e morì a causa di tubercolosi e insufficienza renale. Il detenuto fu ricoverato in ospedale per diversi giorni prima di morire ed è stato sepolto domenica.
Cabrera era recluso del distaccamento No. 2, dove si trovano internati con basso peso. Cubalex ha segnalato che “fino ad ora, si ignorano le circostanze esatte della sua morte”.
La ONG ha denunciato le condizioni di sovraffollamento, l'abbandono, la mancanza di assistenza medica, la malnutrizione e l'insalubrità nel penitenziario, una situazione che continua a “mettere gravemente a rischio la vita dei detenuti e a facilitare la diffusione di malattie mortali”.
Ha avvertito, inoltre, che le morti di cittadini sotto custodia dello stato cubano “non possono essere normalizzate né rimanere impunite” e che “è fondamentale esigere giustizia, trasparenza e garanzie per la protezione delle persone private della libertà”.
Cubalex ha espresso le sue condoglianze ai familiari e agli amici dei due prigionieri deceduti.
La organizzazione ha denunciato a febbraio la morte dei detenuti Giovanis Ortega e Irai Nieto, all'inizio di quel mese, presumibilmente a causa di estrema denutrizione e abbandono, nello stesso distaccamento No. 2 del penitenziario di Boniato, noto come il “piano del basso peso”, dove i prigionieri affrontano condizioni di fame estrema e mancanza di attenzione medica.
Un paio di settimane dopo, il detenuto del distaccamento n. 13 Osbety Girón, di 51 anni, è deceduto a causa della tubercolosi, dopo aver trascorso diversi giorni ricoverato in ospedale. Il distaccamento è stato messo in quarantena a causa del rischio di diffusione della malattia tra la popolazione carceraria.
In altre carceri del paese sono stati segnalati decessi di prigionieri negli ultimi mesi. Ha suscitato scalpore la morte della detenuta politica Yoleisy Oviedo Rodríguez, di 44 anni, l'11 febbraio scorso, nel Campo di Lavoro Forzato El Guatao, a L'Avana.
Denunce da parte di familiari e organizzazioni indipendenti hanno rivelato che la madre di due figli soffriva da mesi di problemi di salute e non ha ricevuto le cure mediche necessarie.
También si è riportato il decesso di Yankiel Justiz Despaigne, di 36 anni, a causa di tubercolosi, il 30 gennaio, nel carcere di Melena del Sur, a Mayabeque.
In quella stessa provincia, nel carcere di Quivicán, si è registrata la morte del detenuto Yosvany Sánchez nel dicembre del 2024, a causa di complicazioni di salute, aggravate dalla mancanza di assistenza medica.
Un rapporto di Cubalex ha documentato che tra gennaio 2022 e gennaio 2024 morirono 56 persone che erano sotto custodia delle autorità del paese: 36 detenuti che stavano scontando pene, nove arrestati nelle stazioni di polizia e 11 reclute durante il Servizio Militare obbligatorio.
Domande frequenti sulle condizioni carcerarie a Cuba e le denunce dei diritti umani
Cosa è successo recentemente nella prigione di Boniato a Santiago di Cuba?
Nella prigione di Boniato, a Santiago di Cuba, sono deceduti otto detenuti dall'inizio del 2025. Le morti sono state attribuite a condizioni disumane, malnutrizione, tubercolosi e mancanza di assistenza medica, secondo le denunce dell'organizzazione Cubalex. L'ONG ha sottolineato che i decessi sotto custodia dello Stato sono una prova della negligenza e della precarietà del sistema penitenziario cubano.
Quali sono le principali cause di morte nelle carceri cubane?
Le principali cause di morte nelle carceri cubane sono la denutrizione, la tubercolosi e la mancanza di adeguata assistenza medica. Queste morti riflettono un modello di negligenza e condizioni disumane nelle prigioni del paese. Cubalex ha documentato numerosi decessi che avrebbero potuto essere evitati con un'adeguata assistenza medica e risorse basilari.
Quali denunce hanno presentato le organizzazioni per i diritti umani sulle carceri a Cuba?
Le organizzazioni per i diritti umani hanno denunciato il sovraffollamento, l'insalubrità, la malnutrizione e la mancanza di accesso alle cure mediche nelle carceri cubane. Cubalex, in particolare, ha sottolineato che queste condizioni mettono gravemente a rischio la vita dei detenuti e ha richiesto indagini indipendenti e giustizia per le morti sotto custodia statale.
Come ha risposto il governo cubano alle denunce sulle condizioni disumane nelle carceri?
Fino ad ora, il governo cubano non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali riguardo le denunce su condizioni disumane nelle carceri. Le autorità non hanno condotto indagini né hanno attuato miglioramenti significativi nel sistema penitenziario, nonostante le critiche internazionali e delle organizzazioni per i diritti umani.
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