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Il comico Ulises Toirac ha dedicato un messaggio ai familiari dei ragazzi che sono scomparsi dopo l'incendio avvenuto martedì in un magazzino di armi e munizioni nella località di Melones, Holguín.
In un post sul suo muro di Facebook, Ulises ha affermato di provare grande dispiacere per quanto accaduto e ha inviato alle famiglie la sua più profonda solidarietà.
"Non voglio mettere il carro davanti ai buoi perché il mio desiderio è che appaiano vivi sotto le macerie o dove sia," sottolineò.
I familiari dei dispersi si lamentano del fatto che le autorità non stanno facendo nulla per salvarli.
"Non hanno cercato in nessun momento. Hanno detto ai familiari che non potevano farlo perché avrebbero potuto causare ulteriori esplosioni e non potevano rischiare altre vite, e dovevano aspettare 72 ore", ha denunciato al portale indipendente CubaNet Jesús Antonio, zio del recluta Liander José García Oliva, di 19 anni.
"Ieri [mercoledì] sono andati a casa dei genitori e hanno comunicato che non c'era probabilità di vita, che se qualcuno fosse ancora vivo sarebbe già riuscito a uscire. Mi fa male perché li hanno dati per morti senza cercarli," ha aggiunto.
La comunicatrice ufficialista Lisandra Martín ha precisato che mercoledì alle 16:00 è stato comunicato ai familari dei dispersi che le probabilità che fossero vivi sono quasi nulle. Secondo lei, si è agito "con grande rispetto, attenendosi al regolamento e con tutta la sensibilità del momento".
Jesús Antonio ha condiviso la sua frustrazione sui social media, dove ha messo in discussione il governo per aver messo in pericolo giovani reclute in un compito che non spettava a loro, mentre ora nessuno vuole rischiare per "quei ragazzi che hanno costretto a fare il lavoro sporco".
"Dovrebbero unirsi tutti i genitori, i familiari vicini e lontani e fare in modo che smettano di mentire e facciano ciò che devono fare, cioè dare la vita per cercare di salvare gli infelici che sono stati costretti a trovarsi lì. Io mi unisco al 100% e darei la mia vita per quella di mio nipote e per tutti quelli che ci sono," ha assicurato.
Domande frequenti sull'esplosione a Holguín e la situazione dei reclutamenti scomparsi
Cosa è successo nel magazzino militare di Melones, Holguín?
Un incendio in un deposito di armamenti e munizioni a Melones, Holguín, ha provocato una serie di esplosioni, lasciando 13 persone scomparse, tra cui giovani reclute del Servizio Militare. La situazione nella zona rimane pericolosa a causa delle continue esplosioni, complicando le operazioni di ricerca e salvataggio.
Perché ci sono critiche nei confronti del governo cubano in relazione a questo incidente?
Le critiche nei confronti del governo cubano sorgono a causa della percezione che non abbiano gestito la crisi in modo adeguato e abbiano mostrato disinteresse nella ricerca dei desaparecidos. I familiari e i cittadini criticano la mancanza di azione e trasparenza del regime, così come l'obbligo per i giovani di svolgere compiti pericolosi senza la preparazione adeguata, nel contesto del Servizio Militare obbligatorio.
Qual è la situazione attuale dei recluti scomparsi a Holguín?
Fino ad ora, i reclutatori continuano a essere dispersi e le autorità hanno sottolineato che le probabilità di trovarli in vita sono molto basse a causa dell'entità delle esplosioni. La mancanza di accesso sicuro alla zona zero ha impedito l'esecuzione di operazioni efficaci di ricerca e salvataggio, lasciando i familiari in uno stato di angoscia e disperazione.
Come ha reagito l'opinione pubblica cubana di fronte a questo evento?
La pubblica opinione cubana ha reagito con indignazione e critiche verso il governo per la sua gestione della tragedia. Il silenzio della stampa ufficiale e la priorità data ad altri temi nei media statali sono stati duramente messi in discussione. Inoltre, l'obbligatorietà del Servizio Militare è stata oggetto di rinnovate critiche, specialmente per il rischio che comporta per i giovani senza la dovuta preparazione.
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