Cuba non ce la fa più: La UNE annuncia blackout a causa di un deficit di quasi 1.600 MW

Interruzioni massicce di corrente, legislazioni confuse e malcontentso sociale accrescono la pressione sul regime cubano, che ogni giorno dimostra di più la sua incapacità nel risolvere la grave crisi energetica causata dalla sua gestione.

Imagen de referencia © Facebook / Naturaleza Secreta
Immagine di riferimentoFoto © Facebook / Naturaleza Secreta

Il sistema elettrico nazionale cubano (SEN) sta affrontando una delle sue peggiori crisi, con un deficit stimato di 1.580 MW per le ore di punta di questo venerdì 29 novembre.

La situazione, aggravata da guasti, mancanza di carburante e danni causati dal recente uragano Rafael, mette in crisi la già indebolita rete energetica dell'isola e genera un quadro di blackout massivi che, secondo gli esperti, potrebbero durare giorni.

Cattura dello schermo Facebook / UNE

“Si stima per l'ora di punta una disponibilità di 1.710 MW e una domanda massima di 3.200 MW, per un deficit di 1.510 MW. Pertanto, qualora le condizioni attuali si mantenessero, si prevede un impatto di 1.580 MW in questo orario”, ha comunicato la Unión Eléctrica (UNE) nel suo rapporto quotidiano sui social media.

La vigilia, l'azienda statale guidata da Alfredo López Valdés aveva stimato "affettazioni" di 1.390 MW, ma questo venerdì ha riconosciuto -come avviene frequentemente- che i blackout hanno raggiunto i 1.551 MW.

Un sistema al limite

Alle 7:00 di questa mattina, la disponibilità del SEN era di 1.710 MW a fronte di una domanda di 2.200 MW, il che ha lasciato senza servizio oltre 480 MW.

Tuttavia, la situazione peggiora con il passare della giornata, e durante l'orario di punta, la UNE stima che la domanda raggiungerà i 3.200 MW, lasciando un deficit di 1.510 MW e problemi vicini a 1.600 MW.

Il panorama si complica ulteriormente a causa della paralizzazione di unità chiave, come l'unità 5 della CTE Mariel e l'unità 2 della CTE Felton, oltre alla manutenzione programmata in altre centrali come Santa Cruz, Cienfuegos e Renté.

A queste carenze si aggiungono le limitazioni nella generazione termica, che raggiungono i 427 MW, e la mancanza di carburante, che ha lasciato fuori servizio 53 centrali di generazione distribuita con una capacità inferiore di 372 MW.

Il recente passaggio dell'uragano Rafael ha lasciato il segno sul sistema elettrico, influenzando 13 MW nella provincia di Artemisa a causa di danni alle reti elettriche. Sebbene la UNE stia lavorando per ripristinare le aree più colpite, il ripristino del servizio è stato lento e intermittente.

Apagoni programmati a La Habana

Nella capitale, l'Empresa Eléctrica de La Habana ha pubblicato un comunicato informativo in cui dettaglia i blackout elettrici per la giornata odierna. Secondo il comunicato, i blackout interesseranno diverse fasce orarie:

  • Blocchi #3 e #4: Dalle 10:00 alle 15:00.
  • Blocco #2: Dalle 15:00 alle 19:00
  • Blocco #1: Dalle 18:00 alle 22:00.

Questi tagli sono stati progettati per distribuire in modo rotativo le interruzioni durante l'emergenza energetica, ma hanno generato ulteriore malcontento tra i residenti, che denunciano la mancanza di stabilità e organizzazione negli orari comunicati.

Cattura dello schermo Facebook / Azienda Elettrica di L'Avana

Indignazione, disperazione e un futuro incerto.

La crisi energetica non influisce solo sulla vita quotidiana dei cubani, ma ha anche scatenato un'ondata di critiche sui social media e nelle strade.

La recente approvazione del Decreto 110, che regola i blackout pianificati fino a 72 ore sotto un "regime di emergenza energetica", ha intensificato il malcontento popolare, alimentando un clima di insoddisfazione diffusa.

Gli utenti sui social network descrivono la situazione come "una tortura" e richiedono soluzioni immediate di fronte a un sistema che definiscono collassato.

Con black-out massivi e un deficit strutturale nella generazione elettrica, la UNE affronta una delle sfide più complesse degli ultimi decenni. Mentre il governo cerca di giustificare la crisi con cause esterne e climatiche, la realtà per i cubani si traduce in notti senza luce, cibo sprecato e una qualità di vita sempre più precaria.

Il collasso del sistema elettrico non riflette solo le carenze tecniche, ma anche un modello incapace di rispondere ai bisogni fondamentali della popolazione, aggravando la disperazione in un paese che, letteralmente, non vede la luce alla fine del tunnel.

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