Nel corso del suo incontro a Madrid, Edmundo González, riconosciuto dagli Stati Uniti come presidente eletto del Venezuela, ha espresso il suo sostegno e la sua solidarietà all'oppositrice cubana Rosa María Payá, che ha definito una combattente instancabile per la democrazia e i diritti umani in America Latina.
Attraverso i suoi social media, González ha ringraziato per l'opportunità di conversare con Payá, che guida il movimento Cuba Decide.
"Rosa María, è stato un grande piacere poter conversare con te. Condividiamo le angosce dei nostri popoli, ma anche la speranza di un cambiamento, anche se il cammino è stato lungo. La tua lotta è la nostra", ha espresso.
L'incontro si è svolto nel contesto di una visita di Payá in Spagna, dove González è in esilio dal mese di settembre, e di una crescente pressione internazionale per la situazione politica in Venezuela e Cuba.
Payá, fermo critico del regime cubano, ha ribadito il suo supporto per la causa venezuelana, soprattutto nel momento in cui gli Stati Uniti hanno riconosciuto formalmente González come presidente eletto della nazione sudamericana dopo le elezioni del 28 luglio.
Questo giovedì l'Ecuador ha pubblicato un comunicato ufficiale riconoscendolo come vincitore alle elezioni che il regime chavista sta tentando di usurpare.
"È tempo che la Spagna e tutta l'Unione Europea riconoscano il Presidente che i venezuelani hanno scelto," ha dichiarato Payá.
Inoltre, ha denunciato l'ingerenza del regime cubano negli affari interni del Venezuela, un aspetto che considera fondamentale nel collasso della democrazia nel paese sudamericano.
La cubana è figlia di Oswaldo Payá, uno dei principali oppositori del regime cubano. Dopo la sua morte in circostanze sospette, Rosa María è diventata una fervente attivista a difesa dei diritti umani e della giustizia per suo padre.
La sua lotta è stata trattata nel documentario "Night Is Not Eternal", che è stato presentato in anteprima il 19 novembre sulla piattaforma HBO Max.
Diretto dalla regista cinese Wang Nanfu, il documentario si immerge nelle lotte per la democrazia e i diritti umani in paesi governati da regimi autoritari, con un focus sulla vita e l'eredità della famiglia Payá, in particolare di Rosa María Payá.
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