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Il Servizio di Cittadinanza e Immigrazione degli Stati Uniti (USCIS) ha pubblicato un'aggiornamento del suo Manuale delle Politiche che introduce nuove esigenze documentali per determinate domande di residenza permanente presentate a nome di atleti professionisti.
La spiegazione è legata all'adozione del sistema FLAG del Dipartimento del Lavoro, in funzione dal 1° giugno 2023, e riguarda le richieste basate su certificazione lavorativa presentate tramite il Modulo I-140.
Sotto questo nuovo sistema, le certificazioni lavorative permanenti per atleti professionisti non includono più i requisiti minimi del posto di lavoro offerto, un elemento che USCIS considera essenziale per valutare l'idoneità del beneficiario.
Secondo l'agenzia, quando i contratti degli atleti o la documentazione allegata al Modulo I-140 non dettagliavano in modo chiaro tali requisiti minimi, l'USCIS può richiedere ulteriori prove prima di emettere una decisione sulla petizione.
L'obiettivo, afferma l'ente, è garantire che i funzionari dispongano di tutte le informazioni necessarie per prendere decisioni tempestive e informate.
Sebbene l'USCIS indichi di ricevere meno di 100 certificazioni lavorative all'anno per atleti professionisti, la misura ha un ampio raggio d'azione, poiché coinvolge tutte le squadre sportive professionistiche degli Stati Uniti e le loro affiliate delle leghe minori, dove competono numerosi atleti stranieri, tra cui cubani.
Per gli sportivi cubani che cercano di stabilirsi permanentemente negli Stati Uniti attraverso una richiesta di lavoro, questo cambiamento implica la necessità di prestare maggiore attenzione alla documentazione presentata.
L'assenza di informazioni dettagliate sulle esigenze del posto potrebbe causare ritardi nel processo migratorio o richieste aggiuntive da parte di USCIS.
L'aggiornamento del Manuale delle Politiche include anche una panoramica sul funzionamento del sistema FLAG e dettaglia la documentazione che deve accompagnare il Modulo I-140 nei casi di certificazioni lavorative per atleti professionisti.
L'USCIS sottolinea che, anche se il Dipartimento del Lavoro ha approvato la certificazione, spetta al richiedente dimostrare che il beneficiario soddisfa i requisiti della classificazione migratoria richiesta.
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