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Nuove immagini del bambino di Matanzas che ha sconfitto il chikungunya dopo 46 giorni di intubazione sono emerse questo lunedì, commuovendo centinaia di cubani.
Le immagini diffuse dal giornale ufficiale Girón e scattate dal fotografo Raúl Navarro Fuentes mostrano il piccolo Maylom Martínez Abreu e la felicità di sua madre, Litzaidis della Carità Abreu Piña, insieme a familia, amici e team medico.
Le foto risalgono al 9 dicembre scorso, quando il bambino ha ricevuto il via libera dall'Ospedale Ginecobstetrico José Ramón López Tabrane, a Matanzas, dopo 63 giorni di ricovero e una battaglia estrema iniziata addirittura prima della nascita.
Il caso
Il bambino ha contratto il chikungunya in modo verticale durante la gestazione ed è stato intubato per 46 giorni, in una situazione così critica che, secondo i suoi medici, molti dubitavano che sarebbe riuscito a sopravvivere.
Su recupero è una notizia straordinaria in un paese immerso in un'emergenza sanitaria che cresce senza controllo.
Il caso è stato seguito dal Servizio di Neonatologia del centro matancero, dove il team di pediatri, neonatologi, intensivisti, fisiatri, infermieri e fisioterapisti ha lavorato al limite delle proprie possibilità per mantenere in vita il neonato, nato in sofferenza fetale, con aspirazione di meconio e in un contesto di arbovirosi confermata.
Sua madre, Litzaidis de la Caridad Abreu Piña, è stata ricoverata con 38,5 settimane di gravidanza, febbre alta e una diagnosi positiva di chikungunya, il che ha reso necessaria una cesarea d'urgenza.
Maylom è venuto al mondo con 3.910 grammi (8,62 libbre), ma le sue condizioni erano così delicate che è stato collegato a ventilazione meccanica fin dal primo momento.
Al secondo giorno di vita ha subito una coagulazione intravascolare disseminata, uno degli episodi più gravi che può affrontare un neonato.
Per settimane rimase critico.
La dottoressa Liliana Amieva Ruiz, responsabile di Neonatologia, ha spiegato al settimanale Girón che il processo è stato una scuola per tutto il servizio, poiché non avevano mai affrontato un caso positivo di chikungunya in un neonato.
L'epidemia di arbovirosi - principalmente chikungunya e dengue - ha superato i limiti in un contesto caratterizzato da ospedali in cattive condizioni, estrema mancanza di forniture, assenza di personale e migliaia di pazienti privi di un'adeguata assistenza. Decine di bambini, uno dei gruppi a rischio, rimangono in gravi condizioni negli ospedali dell'isola, secondo i rapporti ufficiali.
In Santiago di Cuba, ad esempio, i bambini e gli adolescenti rappresentano circa il 65% dei pazienti gravi ricoverati per arbovirosi, in un contesto caratterizzato dalla circolazione simultanea di dengue e chikungunya e un alto rischio sanitario.
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