La prima mamma reborn di Cuba presenta le sue "bambine" sui social media



Lumey, creatrice di contenuti a Cuba, condivide la sua passione per i reborn, bambole artigianali che sembrano reali, suscitando dibattiti e curiosità sui social media in mezzo alla crisi cubana.

Lumey e i suoi bambolotti rebornFoto © TikTok @lumeyreborn

Il fenomeno dei bambini reborn continua a guadagnare popolarità sui social media, dove la creatrice di contenuti Lumey (@lumeyreborn) si presenta come la prima mamma reborn a Cuba, suscitando curiosità e dibattito tra gli utenti, poiché la sua passione nasce in mezzo a una crisi senza precedenti nel paese.

Un bebé reborn è una bambola artigianale realizzata in vinile o silicone. Sono progettate per sembrare un neonato reale, con caratteristiche minuziose come pelle testurizzata, vene visibili, peso simile a quello di un bambino e capelli innestati.

Queste opere sono considerate dei pezzi d'arte. Vengono utilizzate per collezione, nella terapia emotiva e anche come giocattoli di alta gamma.

La mamma cubana riconosce che le sue bambole non sono reborn iperrealiste, ma ha confessato: "Le amo perché mi riempiono di felicità".

Lumey, madre di due bambini maschi di età compresa tra i sette e i dieci anni, condivide la sua passione per questo universo dalla sua casa a Cuba, dove ha creato un piccolo spazio dedicato ai suoi “bebé”: Hanny e Jazmín.

Le viste, acconcia e fotografa con cura, condividendo ogni momento come se fossero parte della sua famiglia. Assicura che questa passione non interferisce con l'attenzione ai suoi figli, che sono la sua maggiore gioia e supporto in questa avventura creativa.

Il profilo della cubana sta crescendo poco a poco, rendendola un punto di riferimento tra le comunità di mamás reborn cubanas, un gruppo piccolo ma sempre più visibile sui social media.

A livello internazionale, le madri reborn formano una comunità estesa in paesi come gli Stati Uniti, la Spagna, il Messico e l'Argentina. Sono per lo più donne, anche se ci sono uomini che si prendono cura e crescono queste bambole come se fossero figli propri.

Molte persone affermano che questa pratica ha un valore terapeutico profondo per affrontare la perdita di una persona cara, alleviare l'ansia o riconnettersi con la maternità da un altro luogo emotivo.

"Questo è un contenuto bello e sano," afferma Lumey in uno dei suoi video, convinta che la sua passione non cerchi di sostituire nulla, ma di rivendicare il potere dell'affetto e dell'immaginazione in mezzo alle difficoltà quotidiane di Cuba.

I video della cubana non sono privi di critiche. Molte persone le contestano di dedicare tanto affetto e risorse economiche alle sue bambole, "mentre ci sono neonati a Cuba che non ricevono quell'amore, né tante cure".

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Redazione di CiberCuba

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