Il tiktoker cubano Orlando Cruz sta rubando le risate e l'empatia di centinaia di utenti raccontando com'è vivere “in un campo del Dakota del Sud”, un luogo dove, come lui stesso dice, “ci sono più mucche che persone” e il freddo sembra avere una vita propria.
In un video che mescola umorismo, nostalgia e pura sopravvivenza caraibica, Cruz descrive le sue mattine con una sincerità che molti immigrati cubani riconosceranno immediatamente.
Immagina di svegliarti e la prima cosa che vedi dalla finestra è la neve... e la seconda anche è neve. E la terza, che ne dite? Il cappotto, signore, perché non ne posso più.
Il giovane racconta che l'inverno in quella zona del nord degli Stati Uniti non dà tregua, è così serio che, assicura tra risate, persino l'auto si ribella. “Esci per scaldare l'auto e l'auto ti guarda come: ‘ehi, oggi non parto’.”
Ma il clima non è l'unica sfida. Anche la lingua gioca la sua partita. “Qui la gente parla così veloce che uno rimane così… e l'unica cosa che puoi dire è: ‘Mi dispiace’”, commenta Cruz, imitando il disorientamento di molti nuovi arrivati.
Eppure, il cubano afferma che la vita nel Dakota del Sud ha il suo fascino, sottolineando la gentilezza della gente del posto. “Qui le persone sono così amichevoli che anche il vento ti saluta”, commenta, aggiungendo che la tranquillità della campagna gli ha permesso di adattarsi, anche se senza dimenticare che in qualsiasi momento “ci si può congelare”.
Con il tono simpatico che lo contraddistingue, Cruz promette che, se riesce a sopravvivere all'inverno, racconterà la seconda parte della sua esperienza. “Nel frattempo, condividimi il video, signore, vediamo se cresciamo nella comunità,” chiede alla fine.
Il suo testimonio riflette una verità condivisa da molti cubani negli Stati Uniti: lo scontro culturale può essere duro, il clima è ancora peggio, ma l'umorismo e la resilienza rimangono strumenti infallibili per andare avanti, anche tra mucche, neve e un inglese che non sempre perdona.
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