Il cineasta e produttore cubano Sergio Alexander, laureato presso la Facoltà di Arte dei Media di Comunicazione Audiovisuale (FAMCA), vive un'esperienza unica che combina avventura, arte e umanità.
Sulla sua pagina sui social media ha condiviso un video in cui mostra parte del percorso in bici che sta facendo insieme a tre amici. Sono diretti verso il Pico Turquino, il punto più alto di Cuba, e hanno avuto la fortuna di ritrovare la vera essenza del cubano, quando una famiglia di contadini li ha accolti per un po' nel proprio hogar.
Il progetto è iniziato a L'Avana e ha lo scopo di mostrare "la verità" dei sentieri dell'isola e delle storie che li accompagnano.
In uno dei suoi post più recenti, Sergio ha raccontato di come una famiglia cubana li abbia accolti durante una forte pioggia, offrendo loro cibo e caffè per farli riprendere prima di continuare il loro percorso.
"Cosa li rende speciali? Loro, senza pensarci, ci hanno offerto tutto ciò che avevano, e posso dirvi con certezza, togliendolo a se stessi. Ringrazio Dio per essere cubano e sapere che, nonostante le difficoltà, siamo le persone con il cuore più grande," ha espresso l'artista.
Il gesto, descritto come un momento di gratitudine e connessione, ha generato decine di reazioni e commenti sui social, dove i suoi seguaci hanno sottolineato l'ospitalità del popolo cubano e lo spirito di resistenza che caratterizza coloro che vivono nell'isola.
Il giovane regista, legato al progetto Gladius Cinema, continua la sua traversata verso il Turquino. Il gruppo di ciclisti è composto da due cubani e due argentini. Stanno documentando ogni chilometro come testimonianza del cuore solidale che ancora batte a Cuba.
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