Polemica a Jatibonico per l'incendio di erba nello stadio di baseball



La bruciatura del prato nello stadio Genaro Melero di Jatibonico, Sancti Espíritus, ha provocato indignazione. Le immagini diffuse mostrano il deterioramento di questo luogo storico, riflettendo la precarietà dello sport a Cuba.

Estadio Genaro Melero di JatibonicoFoto © Captura de Facebook / Adrian Alfonso

La combustione dell'erba dello stadio Genaro Melero di Jatibonico, a Sancti Espíritus, ha suscitato indignazione tra i tifosi del baseball cubano.

Le immagini del prato bruciato del parco storico e del fumo sono state diffuse dall'utente Adrián Alfonso, originario di Jatibonico e residente a Miami.

“Stadio GENARO MELERO Jatibonico, che mancanza di rispetto. Fino a dove arriverà il De…caro di questa gente”, ha commentato l'utente.

Il suo post ha accumulato oltre novanta commenti, per lo più di locali e fan del baseball infastiditi dall'accaduto.

“Questi sono i dirigenti di Jatibonico, ogni giorno con un cervello pieno di idee per porre fine a ciò che resta,” ha commentato Digna Niebla Dones.

L'utente Linker Gutierrez Nazco ha commentato, da parte sua, che è molto triste vedere la situazione dello stadio Genaro Melero, un "stadio emblematico che ha ospitato la finale delle Series Selectivas, dove si sono disputate partite di un Campionato Mondiale Giovanile e molti, ma molti partite di Serie Nazionale".

“Stadio che per molti anni della mia vita è stata la mia seconda casa, da lì non uscivo, è molto, ma molto triste vederlo così,” ha lamentato.

Il giornalista sportivo Yasel Porto ha riferito che l'incendio è stato causato dal fatto che il prato dello stadio è stato rifatto e i responsabili della manutenzione hanno deciso di bruciare l'erba rimossa invece di smaltirla.

El Genaro Melero non è l'unico stadio cubano che ha fatto parlare di sé per la sua precarietà in un paese in rovina.

Recientemente, è emerso che lo stadio Jesús Suárez Gayol, simbolo del baseball nel comune di Mariel, provincia di Artemisa, e culla di talenti come Jonder Martínez e Miguel Alfredo González, si è trasformato in macerie dopo decenni di abbandono e il colpo definitivo dell'uragano Rafael.

Costruito tra il 1970 e il 1982, il Suárez Gayol è stato uno degli stadi meglio attrezzati della scomparsa provincia de La Habana (a partire dal 2011 è stata divisa in Artemisa e Mayabeque), con illuminazione artificiale e capacità per le serie nazionali di baseball.

La vicinanza al mare e la mancanza di manutenzione hanno deteriorato la sua infrastruttura nel corso del tempo.

Altre strutture sportive che si trovano o stanno seguendo lo stesso percorso, come quelle di Baracoa (Guantánamo), Manzanillo (Granma) e Puerto Padre (Las Tunas), hanno anch'esse subito l'abbandono e la perdita di infrastrutture, evidenziando un modello che limita la formazione e il futuro degli atleti cubani.

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Redazione di CiberCuba

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