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La oficina di Immigrazione e Controllo delle Dogane degli Stati Uniti (ICE) a Miami ha arrestato questo lunedì Allen Gómez, un cittadino cubano di 57 anni classificato dalle autorità come “predatore sessuale” e criminale straniero.
La pagina di ICE "Il peggio del peggio" ha descritto che il cubano ha precedenti per atti osceni e lascivi con un minore e per non registrarsi come delinquenti sessuali.
L'agenzia ha indicato che l'arresto fa parte delle sue azioni per allontanare dalle comunità gli immigrati con precedenti penali sul territorio statunitense.
En il suo comunicato, ICE ha inquadrato questa operazione in una serie di arresti recenti di cittadini cubani con gravi precedenti penali, sottolineando che la priorità dell'agenzia è localizzare e arrestare gli stranieri considerati una minaccia per la sicurezza pubblica.
Il caso di Gómez si aggiunge così a una lista crescente di cubani che affrontano procedimenti di deportazione dopo aver scontato pene o essere stati identificati per reati gravi.
Nel medesimo contesto, l'agenzia ha riportato il recente arresto a Miami di Rolquis Torres Ricardo, un altro cittadino cubano con precedenti per abusi sessuali su minori e violenza domestica, descritto come "criminale condannato".
Torres Ricardo è stato arrestato nella sua abitazione da agenti dell'ICE con il supporto delle autorità statali e trasferito nel centro di detenzione noto come "Alligator Alcatraz", negli Everglades, dove rimane sotto custodia in attesa di un volo di deportazione.
A inizi novembre, ICE ha annunciato anche l'arresto di Jorge Muñiz García, anch'esso detenuto in Alligator Alcatraz e descritto come un cubano con un ampio passato penale che include tentato omicidio, rapina con violenza e violazione di domicilio.
Questi casi, ha sottolineato l'agenzia, illustrano la linea di lavoro volta a identificare ed espellere gli immigrati con maggiore pericolosità nel paese.
Secondo il rapporto, queste operazioni si inscrivono nella campagna denominata “Il peggio del peggio”, promossa dall’amministrazione di Donald Trump e focalizzata su localizzare e deportare stranieri con precedenti ritenuti particolarmente gravi.
Tuttavia, il processo di rimpatrio dei cittadini cubani continua a essere complesso e prolungato, a causa della riluttanza del governo dell'Avana ad accogliere cittadini con un passato criminale o che hanno lasciato l'isola prima degli accordi migratori del 2017.
In alcuni casi, indica il rapporto, cubani con ordini definitivi di deportazione sono stati inviati in paesi terzi, nonostante i rischi che ciò comporta.
L'ultimo volo di deportazione verso Cuba si è svolto il 6 novembre, quando 232 migranti irregolari sono stati riportati sull'isola dagli Stati Uniti, nella decima operazione aerea dell'anno. Secondo il Ministero dell'Interno (MININT), tre di questi rimpatriati sono rimasti sotto indagine per presunti reati commessi prima della loro partenza dal paese.
Con quest'operazione, il numero totale di cubani rimpatriati dagli Stati Uniti nel 2025 sale a 1.231 persone, una cifra che supera i livelli dell'amministrazione precedente e riflette il inasprimento della politica migratoria statunitense.
In questo scenario, il fermo di Allen Gómez si presenta come un ulteriore anello di una strategia più ampia di ICE: aumentare le retate e le espulsioni di immigrati con condanne penali, con particolare enfasi su quei casi che, secondo l'agenzia, implicano un rischio per la comunità, mentre continuano le tensioni e le difficoltà pratiche per effettuare le deportazioni verso Cuba.
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