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I cittadini di Santiago di Cuba hanno denunciato sui social media che il picadillo distribuito ai bambini come parte della cesta familiare, dopo il passaggio dell'uragano Melissa, era in cattivo stato e con segni di decomposizione.
Le lamentele sono emerse sulla pagina Facebook di TVSantiago, dove il media ufficiale ha informato che nella provincia si stava effettuando la distribuzione di prodotti alla popolazione, “priorizzando i bambini, le donne in gravidanza e le persone sopra i 65 anni”, come parte della distribuzione tramite negozi. Secondo il post, erano già stati consegnati “latte per donne in gravidanza e bambini tra 0 e 6 anni, pollo e carne macinata per donne in gravidanza, a bambini fino a 13 anni di età e a persone oltre 65 anni”.
Nei commenti, diversi utenti hanno assicurato che i prodotti a base di carne sono arrivati in cattive condizioni. “La mia domanda è chi ha controllato la qualità del picadillo dato ai bambini, perché almeno quello arrivato qui al reparto Abel Santamaría era già marcio, tanto che neppure gli animali lo mangiano”, ha scritto un’utente. Un'altra persona ha affermato: “Il picadillo per i bambini da 0 a 6 anni è marcio, fino a quando continuerà questo ricatto?”, mentre un terzo ha aggiunto che “quello arrivato al micro 9 era quasi in cattivo stato”.
Dal municipio Segundo Frente, un'altra utente ha affermato che “il picadillo per i bambini non era buono, era marcio e così è stato venduto”, e ha ritenuto che “spetta ai responsabili della salute del popolo non permettere questa barbarie di vendere qualcosa di marcio, e tanto meno per i bambini”.
Nei commenti, altri cittadini hanno anche messo in discussione l'esclusione del resto della popolazione nella distribuzione degli alimenti, chiedendosi “se gli altri non mangiano” o “cosa fanno le persone di età compresa tra 14 e 64 anni”. Ci sono state anche critiche per la mancanza di prodotti fondamentali e per l'ineguaglianza nella distribuzione dopo il passaggio del ciclone.
Una utente ha fatto riferimento, in tono ironico, alla recente visita di Miguel Díaz-Canel nelle comunità colpite dall'uragano Melissa, dove il leader ha assicurato che “nessuno resterà senza aiuto”. La frase, pronunciata durante il suo tour a Río Cauto, è stata ripresa per mettere in discussione le promesse ufficiali di fronte alla mancanza di cibo e alle pessime condizioni dei prodotti distribuiti. Díaz-Canel ha visitato Río Cauto e ha promesso che “nessuno resterà senza aiuto”, anche se la situazione descritta dai residenti di Santiago de Cuba mostra un quadro molto diverso.
La pubblicazione di TVSantiago evidenziava che garantire i prodotti alimentari "dopo il passaggio dell'evento meteorologico costituisce una priorità nella provincia" e che si prevede di distribuire olio e cereali nelle prossime fasi. Tuttavia, le denunce contrastano con questa affermazione e riflettono il malessere sociale di fronte alla mancanza di controllo qualità e alla carenza persistente.
Dopo il passaggio dell'uragano Melissa, le autorità provinciali hanno avviato la distribuzione di alimenti e di diete speciali con priorità per bambini, donne in gravidanza e persone sopra i 65 anni, secondo le informazioni ufficiali disponibili. Tuttavia, la mancanza di refrigerazione e il collasso logistico a causa dei blackout hanno aumentato il rischio di deterioramento dei prodotti deperibili, una situazione che aggrava le tensioni nell'oriente cubano.
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