Norvegia dona 400 mila dollari a Cuba in seguito all'impatto dell'uragano Melissa: arriverà l'aiuto alle persone colpite?

Mentre l'aiuto internazionale inizia a fluire, la grande domanda rimane sempre la stessa a Cuba: arriverà davvero a chi ne ha bisogno, o finirà di nuovo persa nell'opacità dell'apparato statale?

Dólar/uragano MelissaFoto © Collage di Wikipedia/Facebook/Istituto di Meteorologia Cuba/NOAA

Video correlati:

Norvegia ha annunciato questo lunedì una donazione di 400.000 dollari a Cuba come parte del suo contributo al Fondo Centrale di Emergenza delle Nazioni Unite (CERF), per sostenere la risposta all'imminente impatto del uragano Melissa, che minaccia l'oriente dell'isola come un potente ciclone di categoria 5.

Il’ambasciatore norvegese a L'Avana, John Petter Opdahl, ha annunciato l'aiuto tramite la social network X, dove ha scritto: “#Norvegia, attraverso il fondo per le emergenze @UNCERF, contribuisce con 400.000 USD a #Cuba, in risposta all'impatto previsto dell'#UraganoMelissa.”

Tuttavia, la pubblicazione ha generato critiche immediate tra giornalisti e utenti cubani. Il comunicatore José Raúl Gallego ha risposto all'ambasciatore con una domanda che molti condividono:

“Ambasciatore, perché invece di continuare a dare denaro a coloro che vendono le donazioni o le utilizzano per rinnovare le riserve militari, non cercate un modo per farle arrivare direttamente ai colpiti o attraverso organizzazioni e reti di aiuto della vera società civile?”

Cattura dello schermo/X

Donazioni sotto controllo statale

L'inquietud nasce da esperienze precedenti, in cui l'aiuto internazionale — in particolare quello canalizzato attraverso le agenzie dell'ONU — è finito sotto il controllo del regime cubano, che decide come, quando e a chi distribuire le risorse.

Le denunce riguardo alla vendita di donazioni o al loro dirottamento verso strutture statali e militari sono state frequenti durante le emergenze passate, creando sfiducia tra i cittadini e gli osservatori internazionali.

Nel frattempo, il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (PNUD) ha anche annunciato un invio preposizionato di risorse in vista dell'imminente arrivo dell'uragano, che includono:

4.000 teloni per tetti.

7 generatori elettrici.

6 motoseghe.

259 kit di strumenti per la riparazione di coperture.

2.000 materassi singoli.

Il PNUD ha precisato che i materiali sono pronti in punti strategici del paese per sostenere la risposta tempestiva; tuttavia, come spesso accade, la gestione finale della distribuzione ricade sulle autorità nazionali, il che suscita scetticismo tra i cittadini che hanno visto donazioni simili non arrivare mai ai beneficiari.

Melissa, un mostro storico

Mientras, l’uragano Melissa continua la sua avanzata verso l’oriente cubano con venti sostenuti di 270 km/h e raffiche superiori, collocandosi tra i cicloni più intensi degli ultimi cento anni. Se manterrà la sua forza fino a toccare terra, potrebbe eguagliare o addirittura superare i devastanti uragani del 1924 e 1932, entrambi di categoria 5.

A differenza di quegli eventi, Melissa minaccia una regione del paese più vulnerabile, con un'infrastruttura deteriorata e servizi di base collassati. Gli esperti avvertono che la combinazione di venti estremi, mareggiate e piogge torrenziali potrebbe provocare danni catastrofici.

Mientras l'aiuto internazionale inizia a fluire, la grande domanda resta sempre la stessa a Cuba: ¿Raggiungerà davvero coloro che ne hanno bisogno, o tornerà a perdersi nell'opacità dell'apparato statale?

Archiviato in:

Redazione di CiberCuba

Un team di giornalisti impegnati a informare sull'attualità cubana e temi di interesse globale. Su CiberCuba lavoriamo per offrire notizie veritiere e analisi critiche.