Aumenta il numero di detenuti a Gibara dopo la protesta: ora sono 27

Dei detenuti, quattro continuano a essere incarcerati, mentre il resto è stato liberato su cauzione, ma rimane sotto stretta vigilanza.

Proteste pacifiche a GibaraFoto © Captura de video

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Il numero di detenuti a Gibara, Holguín, dopo le proteste del 13 settembre scorso, è aumentato a 27 persone, secondo quanto confermato dall'Osservatorio Cubano dei Diritti Umani (OCDH).

Dei detenuti, quattro continuano a essere incarcerati, mentre il resto è stato rilasciato su cauzione, ma rimane sotto stretta sorveglianza. Le proteste sono esplose dopo diversi giorni di blackout e mancanza d'acqua nella località di El Güirito, a Gibara, ha riferito l'entità su Facebook.

"Gibara è sotto terrore", ha avvertito l'OCDH, denunciando l'atmosfera repressiva imposta dopo la manifestazione pacifica.

Disse che l'operazione è stata guidata dal capitano Diosmel (alias Julio), un ufficiale di circa 30 anni, conosciuto per applicare strategie di controllo e paura nella zona.

Pubblicazione su Facebook

Il regime ha tentato di minimizzare quanto accaduto. Il quotidiano ufficiale Granma ha assicurato che “non ci sono stati fatti violenti” e che il conflitto è stato risolto tramite un “dialogo franco” con la popolazione.

Sin embargo, video e testimonianze contraddicono questa versione e mostrano come la Polizia Nazionale Rivoluzionaria ha arrestato manifestanti durante la notte.

Almeno sette persone erano state precedentemente identificate come detenute, tra cui Pedro José (“Porrón”), Raymundo Galbán (“El Chino”), Dairán Bermúdez (“Chelli”) e Suleidi Aballe.

Il programma Con Filo e portavoce del regime, come Michel Torres Corona, hanno ripetuto il discorso ufficiale, negando la repressione e attribuendo la calma alla "morale rivoluzionaria" dei leader del Partito Comunista.

Tuttavia, altre voci come quella del giornalista indipendente José Raúl Gallego hanno denunciato sui social media che i media ufficiali mentono in modo deliberato.

Questo non è giornalismo, è propaganda”, ha scritto Gallego, sottolineando che la repressione è stata documentata in numerosi video e racconti dei cittadini.

Vecini hanno spiegato che la protesta è emersa dopo oltre 24 ore senza elettricità, il che ha anche influito sull'accesso all'acqua. Battiti di pentole e grida di “Vogliamo corrente e acqua!” hanno risuonato per le strade di Gibara, riflettendo l'esasperazione popolare di fronte alla crisi generalizzata.

Il progetto Represores Cubanos ha identificato due informatori del Dipartimento di Sicurezza dello Stato: Wilder César Tejeda Ruiz e Adrián Pupo Cuesta (alias “El Mocho”), accusati di registrare i manifestanti e di fornire le immagini che hanno facilitato successive catture.

La repressione a Gibara si inserisce in una strategia repressiva più ampia. Un giorno prima, il regime aveva avviato un processo contro 16 manifestanti di Bayamo per eventi verificatisi nel 2024, accusandoli di “pubblica disobbedienza” e “disobbedienza”.

Negano la repressione a Gibara mentre incarcerano i suoi vicini e processano altri per aver protestato a Bayamo. Questa è la strategia: negare con propaganda ciò che in pratica è repressione”, ha denunciato Gallego.

Le proteste a Gibara sono un nuovo segnale del malcontento accumulato a Cuba. Blackout interminabili, scarsità di cibo, mancanza di medicine e acqua spingono la popolazione in strada, nonostante il rischio di finire in prigione.

Nel solo paese dove arrestano qualcuno per dire che ha fame è Cuba”, ha scritto un utente sui social media. Un altro ha riassunto il sentimento di molti: “Non sono delinquenti, chiedono solo ciò di cui abbiamo bisogno tutti: luce, acqua e cibo”.

Domande frequenti sulle proteste e le detenuti a Gibara

Qual è stato il motivo delle proteste a Gibara?

Le proteste a Gibara, Holguín, sono nate dopo più di 24 ore senza elettricità, che ha influito anche sull'accesso all'acqua, provocando il malcontento dei residenti. I manifestanti sono scesi in strada chiedendo il ripristino di questi servizi essenziali, riflettendo la stanchezza di fronte a una crisi generalizzata a Cuba.

Quante persone sono state arrestate a Gibara dopo le proteste?

According to the Cuban Observatory of Human Rights, 27 persone sono state detenute a Gibara dopo le proteste. Quattro di loro sono ancora in carcere, mentre il resto è stato rilasciato su cauzione ma rimane sotto stretta sorveglianza.

Come ha reagito il governo cubano alle proteste a Gibara?

Il governo cubano, attraverso media ufficialisti come Granma, ha minimizzato quanto accaduto, assicurando che non ci sia stata violenza e che il conflitto sia stato risolto tramite il dialogo. Tuttavia, video e testimonianze contraddicono questa versione, mostrando arresti e repressione poliziesca.

Qual è il ruolo degli informatori del DSE nelle proteste di Gibara?

Il progetto Represores Cubani ha identificato due informatori del Dipartimento di Sicurezza dello Stato, Wilder César Tejeda Ruiz e Adrián Pupo Cuesta, che hanno registrato i manifestanti e hanno consegnato le immagini alle autorità. Questa azione ha facilitato i successivi arresti di almeno sette vicini di Gibara.

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Redazione di CiberCuba

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